L’Istat rilascia i dati sull’occupazione, che aumenta, e questo è il dato positivo, ma solo con contratti a tempo determinato, che non danno sicurezza a lungo termine. Gli occupati in Italia sono 23 milioni, e l’Ista registra una piccola crescita dello 0,3%, pari a 78 mila nuovi lavoratori nel secondo trimestre dell’anno, paragonato al primo. Ma sono quasi tutti a tempo determinato, visto che i nuovi posti di lavoro effettivi, al netto dei nuovi disoccupati, sono 149mila, di cui 123mila sono stati assunti solo temporaneamente. Più confortevoli i numeri delle donne, che per la prima volta passano la barriera del 49% del tasso di occupazione, mentre quello totale è del 57,8%.
Continuano a diminuire invece le partite Iva, o gli indipendenti come scrive l’Istat, con un calo del 1,3%, pari a 71 mila lavoratori. Tornando ai dipendenti, meglio il sud stavolta, con un incremento dello 0,7%, mentre il nord registra un incremento solo dello 0,3%.
La disoccupazione scende dello 0,4% e si ferma a 11,2%, mentre sale il tasso di inattività, che registra il 34,7%, appena 0,1% in più del primo trimestre, ma in inversione di tendenza rispetto ai precedenti trimestri. Industria e servizi aumentano i nuovi posti dell’1,1%.