E’ stata un’ammissione davvero importante, sebbene parzialmente ritrattata quella fatta dalla numero uno della Fed Janet Yellen: potebbero esservi stati degli errori di valutazione per ciò che riguarda l’inflazione ed il lavoro. E’ questo ciò che è emerso dall’incontro presso la National Association for Business Economics, a Cleveland.
Un agire che in qualche modo potrebbe aver influenzato l’economia americana e l’andamento del dollaro. Essenzialmente le parole dell’esperta si traducono nella possibilità, compatibilmente con il seguire il percorso già stabilito per ciò che concerne i tassi di interesse, di una politica economica americana più accomodante. Ha infatti spiegato Janet Yellen:
E’ probabile che io e i miei colleghi abbiamo valutato in modo erroneo la forza del mercato del lavoro, il grado con cui le aspettative di inflazione di più lungo periodo sono in linea con il nostro obiettivo di inflazione, o anche le forze fondamentali alla base delle pressioni inflazionistiche. Un’inflazione bassa in modo sostenuto come questo non è desiderabile, tra le altre cose, anche perché in generale si traduce nel fissare tassi sui fed funds a bassi livelli in condizioni di normalità, limitando in questo modo la stessa possibilità di lanciare poi misure espansive, nel momento in cui è necessario combattere le recessioni.
Sebbene il parlare di errori non aiuti la Federal Reserve dal punto di vista della credibilità, l’attenzione posta dalla Yellen a ciò che sta accadendo ha portato ieri ad un leggero rafforzamento del dollaro. Sarà curioso vedere ora cosa accadrà e quali fatti la FED farà seguire a tali parole per sostenere la propria economia.