Sebbene sia stata approvata all’unanimità da parte dell’azienda la nomina di Amos Genish come nuovo ceo, Telecom Italia continua ad essere sotto tono a Piazza Affari: e questo accade nonostante le importanti deleghe date al manager. La colpa, in qualche modo, ancora di Vivendi.
E’ palese infatti che l’azienda stia continuando nel perseverare con il suo comportamento poco “consono” secondo le agenzie. Ovviamente è impossibile pensare che Vincent Bollorè non sappiamo cosa stiano facendo. Ed è altrettanto impossibile non sottolineare come la politica del nuovo ceo sia qualcosa di cui l’azienda ha bisogno: il manager è infatti intenzionato a migliorare la customer experience, ottenere una semplificazione e digitalizzazione dei processi e delle relazioni con la clientela cercando di far salire di livello Telecom Italia. Gli analisti di Banca Akros hanno spiegato:
La promozione di Genish a ceo rappresenta un’ulteriore dimostrazione di forza per Vivendi che ha due manager non italiani al vertice di TI. In ogni caso, è un manager e un imprenditore riconosciuto per la sua conoscenza del business e per la sua visione. D’altra parte, Vivendi deve far fronte a un contesto istituzionale sempre più ostile, contesto che è stato esacerbato dal deal Fincantieri /Stx.
E come si può dare loro torto? Anche se la visione industriale del nuovo Ceo , viene sottolineato, porterà risultati con molta probabilità sul medio termine piuttosto che nell’immediato. Da Telecom Italia intanto hanno fatto sapere che sono stati approvati anche gli investimenti in ambito di coproduzione con Canal +, protagonista di una join venture appena approvata. Ed il golden power? Purtroppo a breve potrebbe esservi una bella multa da pagare per Telecom Italia e potrebbe essere pari fino all’1% dei ricavi del gruppo, quindi circa 300 milioni di euro. Ancor peggio potrebbe venire invalidata ogni decisione presa dopo il 4 maggio del corrente anno, nessun esclusa.