Raggiunto, quasi a sorpresa dato il caos delle ultime ore, l’accordo per il consorzio di banche a garanzia dell’aumento di capitale di Banca Carige. E’ stata la stessa a comunicarlo ufficialmente dopo giornate all’insegna della preoccupazione.
Come anticipato nei giorni scorsi il consorzio di garanzia per i 500 milioni di euro necessari all’aumento di capitale è formato da Credit Suisse Securities (Europe) Limited, Deutsche Bank AG London Branch in qualità di global coordinators e joint book runners e da Barclays Bank PLC in qualità di co-global coordinator e joint book runner. Come ci si aspettava, tra l’altro, sono arrivate lettere irrevocabili di sottoscrizione per la parte in opzione dell’aumento di capitale da parte di Malacalza Investimenti Srl per la propria quota pari a circa il 17,6%, Gabriele Volpi (che non solo conferma il 6% ma si è impegnato a salire al 9,9%, N.d.R.), Aldo Spinelli per la quota dello 0,45 % e Gruppo Cooperative Liguria per la quota dell’1,76%.
Equita SIM sarà co-garante a fianco del consorzio stesso. Le banche di quest’ultimo di sono impegnate senza vincolo di solidarietà a sottoscrivere le azioni ordinarie di nuova emissione, eventualmente rimaste senza opzione al termine dell’asta dei diritti e Banca Carige, è stato reso noto, è entrata in trattativa esclusiva con Credito Fondiario Spa per la cessione di npl pari a Euro 1,2 miliardi di valore lordo e della piattaforma di servicing.
Il periodo di esercizio dei diritti di opzione dovrebbe iniziare mercoledì 22 novembre e finire mercoledì 6 dicembre 2017. Ovviamente l’aumento di capitale sarà subordinato all’approvazione da parte della Consob del prospetto informativo relativo all’offerta e all’ammissione a quotazione delle azioni di nuova emissione