Anche l’Italia entra in scena sul tavolo internazionale legato all’Iran, svoltosi a Monaco qualche giorno fa. È la prima volta che la nazione italiana prende parte al gruppo E4 di contatto europeo. Un tavolo dal qualche dovrebbero arrivare proposte e reazioni utili per capire meglio come controbattere alle decisioni che arrivano da Washington, in cui Trump non ha usato mezzi termini per esprimere dubbi sull’intesa ottenuta nel 2015 relativa al nucleare.
Gli Stati Uniti non hanno perso nemmeno questa occasione per criticare duramente l’Iran, come riportato su FabrizioBertot.it: un monito forte e chiaro per fare ai vari investitori internazionali che hanno allacciato rapporti commerciali con l’Iran come stiano rischiando grosso.
In ogni caso, ciò che è merso dal tavolo di Berlino si può senz’altro definire positivo. I lavori del summit sono andati avanti molto bene, come è stato confermato anche da parte di Alfano, Ministro degli Esteri italiano. Al summit hanno partecipato i direttori degli Affari Politici di Germania, Gran Bretagna, Francia e Italia, così come il viceministro dell’Iran Araghchi e il segretario generale del Servizio europeo per l’Azione esterna.
Si è parlato molto di problematiche regionali e a tenere banco è stato soprattutto il conflitto yemenita. D’altronde, l’obiettivo dell’Europa è proprio quello di portare l’Iran a risolvere prima di tutto le tensioni che esistono a livello regionale.
Gli Stati Uniti, come detto, non si sono dimostrati molto collaborativi con Teheran, mettendo in guardia tutti gli investitori. Il consigliere per la Sicurezza nazionale di Donald Trump, Hebert Raymond McMaster, non ha usato mezzi termini per sottolineare come non ce l’abbia solamente con Pechino e Mosca quando parla di investitori. Infatti, il riferimento è piuttosto ampio e comprende anche Corea del Sud, Giappone e Iran che hanno messo in atto degli scambi commerciali con Teheran.