Intesa Sanpaolo pagherà i danni delle ex banche venete? E’ la domanda che è lecito porsi dopo che il gup di Roma ha stabilito che nel processo sulle stesse, l’istituto possa essere chiamato in giudizio come responsabile civile per i reati di ostacolo alla Vigilanza e aggiotaggio di cui sono accusati gli ex capi di Veneto Banca e Popolare Vicenza.
In poche parole i soci azzerati di quest’ultime, le quali hanno perso tutti i loro risparmi nelle azioni delle banche venete, avranno modo di rivalersi su Intesa. E’ importante ricordare che la SanPaolo ha rilevato per un euro entrambe le banche salvandole dalla bancarotta: perché l’istituto di Carlo Messina sarebbe costretto a pagare? E’ presto detto: il giudice ha sollevato dubbi di legittimità costituzionale del decreto legge 99/17, per l’appunto quello relativo alla liquidazione delle banche venete perché preclude ai soci azzerati ogni speranza di recuperare l’investimento perso mentre dà modo ad Intesa Sanpaolo di “salvarsi” dalle richieste di risarcimento.
Si legge nella sentenza del gup Lorenzo Ferri:
[…] Il contratto di cessione stipulato tra Intesa e la liquidazione di Veneto Banca ha efficacia solo tra le parti e non vale ad escludere la responsabilità dell’istituto guidato da Carlo Messina nei confronti dei terzi danneggiati azionisti di Veneto Banca.
Le reazioni non sono mancate: se da una parte le associazioni di consumatori esultano perché questo potrebbe aprire alle richieste di risarcimento dei risparmiatori nei confronti delle altre banche, dall’altra Intesa SanPaolo ha fatto sapere, a margine di una nota durissima, il suo riservarsi di intraprendere, nelle debite sedi azioni legali di protezione.