A guardare le statistiche, sembra che i salari stiano crescendo, ma in realtà, e statistiche, bisogna guardarle nel dettaglio.
Infatti gli USA segnano un aumento dei salari del 2,9% ma l’inflazione non riparte. Anche in Germania i metalmeccanici avranno un aumento, del 4,3%, ma anche in questo caso l’inflazione non ripartirà. Le speranze delle banche centrali stanno per cadere, e basta guardare ai particolari, per capire il motivo.
In Germania il nuovo contratto con gli aumenti per i metalmeccanici prevede un aumento spalmato su più di due anni. Troppo poco per dire che i salari sono ripartiti. Infatti, vanno semplicemente al passo, se tutto andrà bene.
Negli USA la situazione è ancora più paradossale. Il miglior aumento dei salari dal 2009 sono “truccati” dal fatto che a percepire gli aumenti, non sono le classi povere e medie, ma quelle che già guadagnano molto. Per l’82% dei lavoratori statunitensi invece, gli aumenti sono solo un miraggio. Nessuno li ha visti, perché a guadagnare di più sono stati solo i dirigenti e i grandi manager d’azienda. E come si sa, è la classe povera e media a sostenere la maggior parte della spesa. E poi, questi aumenti, sono solo il risultato dei bonus distribuiti dopo la fine dell’anno. Un effetto transitorio dunque. Per chi aspetta un aumento dei tassi dalla Fed insomma, per adeguarsi all’inflazione, il prossimo mese dovrebbe già essere quello della delusione.