Il Fondo Elliott, famoso per aver finanziato l’acquisto del Milan, si prende il 6% di Telecom e lancia la sfida a Vivendi per il controllo aziendale sul piano industriale.
Una scelta, quella del finanziere Paul Singer, che punta a gestire il malcontento manifestato da molti azionisti verso i francesi, e la loro gestione.
I poteri in Telecom
Per questo, il Fondo Elliott ha in mente di poter gestire la situazione con il solo 6% della azioni. Vivendi ha il 23,9% e Mediaset il 29,9%. Ma c’è un 40% di insoddisfatti, tra cui Fossati, che aveva già provato a spodestare i francesi attraverso la convocazione dell’assemblea, allo scopo di presentare una lista per cui serve un minimo del 5%. Il 6% è dunque sufficiente per poter presentare i propri candidati nell’assemblea e tentare il cambio manageriale in seno a Telecom.
Il piano Elliott
Il piano Elliott prevede di puntare sul Brasile, dove Singer ha forti legami e conosce il mercato. Qui Telecom controlla TIM Participacoes, secondo operatore del paese.
I frrancesi stanno valutando il nuovo piano industriale, ma l’empasse del voto e del nuovo governo potrebbe mettere i bastoni tra le ruote a tutti i protagonisti.
Il Fondo Elliott management è forte dei suoi circa 34 miliardi di dollari di investimenti.