Ha in mente una strategia ben precisa Sergio Marchionne per ciò che concerne la sua dipartita da Fca ed una delle caratteristiche più importanti della stessa è che intende sciogliere il riserbo su chi sarà il suo successore solo nel 2019.
Il nome infatti verrà fatto solo dopo che avrà completato il lavoro per l’esercizio 2018: su questo la situazione, a margine dell’assemblea di bilancio tenutasi ad Amsterdam, è apparsa abbastanza chiara. Tutto ciò che si sapeva finora è che Sergio Marchionne sarebbe rimasto fino all’approvazione del bilancio 2018 e quindi fino a questo momento del prossimo anno. La decisione verrà presa, hanno commentato, solamente nel 2019. Spiega in maniera più dettagliata il presidente John Elkann:
È un processo lungo, non possiamo fare l’annuncio troppo in fretta. Stiamo valutando ed arriveremo a una decisione per fare in modo che l’anno prossimo ci sia la miglior successione possibile, essendo ben coscienti delle difficoltà del momento per ogni organizzazione e quindi per Fca.
Al primo posto, per la Fca tutta, vi è la necessità di non ritrovarsi come quando Marchionne stesso divenne Ceo, ovvero di evitare un susseguirsi di diverse figure in poco tempo per la suddetta carica. Il gruppo necessita di stabilità e sono certi in azienda, di riuscire a trovare il nome giusto. I nomi papabili sono diversi e tutti di ampio respiro.
Tra le discussioni intraprese nel corso dell’assemblea vi è stata anche quella relativa alla futura distribuzione del dividendo e dell’azzeramento del debito ed il ceo commenta:
John Elkann si è preso l’impegno di mettermi la cravatta se avremo il dividendo. La cosa importante è guardare ai risultati del primo trimestre 2018, li si vedrà la tendenza dell’anno. Ce l’abbiamo messa tutta, anche nel primo trimestre stiamo facendo progressi. Se avremo la piacevole sorpresa sul debito anche il dividendo apparirà in futuro. Sarà un piano diverso da quello presentato nel 2014 spero che venga accolto meglio. A me piace molto.