Cattive notizie: l’Italia è stata superata dalla Grecia per ciò che riguarda i titoli di stato. E’ qualcosa che difficilmente ci si sarebbe potuti aspettare qualche mese fa e che diversi analisti collegano all’uscita del contratto di Governo M5S-Lega che prevedeva l’opzione di uscita dall’euro.
Un fattore che ha destabilizzato per la prima volta il mercato e che ha continuato, purtroppo a causa dell’incertezza politica, a creare problemi al settore dei titoli di Stato. Nessuno aveva pensato che potesse avvenire un simile sorpasso: sulle scadenze a breve termine, i titoli di Stato greci hanno iniziato a offrire un rendimento più basso di quelli italiani. Questo porta l’Italia automaticamente in ultima posizione nell’area euro con il rendimento dei bot a nove mesi allo 0,79% annuo contro lo 0,75% di quelli greci.
Quel che sta succedendo è logico se si pensa al funzionamento dei mercati rispetto a quelle che sono le condizioni economiche e politiche degli Stati coinvolti. In fin dei conti la Grecia, nonostante i problemi passati, presenta un futuro meno incerto, perché è inquadrata in un programma europeo di assistenza e i grandi partiti ellenici sono esplicitamente impegnati sul futuro del Paese nell’euro e su uno stretto controllo dei conti.
Qualcosa che manca totalmente in Italia ora ufficializzata anche dagli obiettivi dell’attuale Governo. Non aiutano poi interventi politici di senatori che nel giro di nemmeno tre settimane richiedono tutto ed il contrario di tutto all’Europa causando problemi di ogni sorta. Purtroppo i segnali mandati dal Governo sono molto confusi in materia di economia, portando gli investitori a reagire di conseguenza.