La Grecia è fuori dalla crisi? La risposta sembra proprio essere positiva secondo l’Europa visto che, analizzata la situazione, è stata segnata la parola fine sul commissariamento che ha caratterizzato gli ultimi 8 anni della sua vita economica.
Ci sono voluti tanti sforzi nel corso degli anni e un lungo negoziato tra i funzionari greci e quelli europei per ottenere questi risultati: molti analisti non la considerano una completa libertà visto che comunque permarranno diverse azioni di controllo. La realtà dei fatti è che la Grecia riprende in mano la sua gestione economica. E tutto questo perché, nonostante i problemi e le incertezze il governo greco è stato in grado di approvare tutte le 88 riforme necessarie a completare il terzo piano di aiuti dei creditori, ottenendo in questo modo l’accesso all’ultima tranche di aiuti economici pari a 15 miliardi, ai quali va aggiunto il taglio del debito, arrivato ad oltre il 190% del Pil, da parte di Fmi, Comunità Europea e Bce. E questo nonostante il parere negativo della Germania. Inoltre è stata allungata di 10 anni la scadenza relativa alla restituzione dei prestiti. Ha spiegato Mario Draghi, presidente della BCE:
L’adozione del set di misure sul debito concordato dall’Eurogruppo migliorerà la sostenibilità del debito a medio termine [e vi è] la disponibilità dell’Eurogruppo a prendere in considerazione ulteriori misure di indebitamento a lungo termine nel caso in cui gli sviluppi economici negativi dovessero concretizzarsi.
Vi saranno si dei controlli da sostenere ma a quanto pare l’Europa ha fiducia nella Grecia e nelle sue capacità.