L’accesso al Rei (il reddito di inclusione) sarà più facile, da questo mese. È stata infatti già abolita la norma che indicava come la presenza di almeno un minore un requisito fondamentale per utilizzare gli aiuti contro la povertà. E non solo un minore, ma prima si indicava anche un disabile, una donna in stato di gravidanza o un disoccupato over 55, come requisiti, naturalmente non complessivi, per accedere agli aiuti.
Cosa cambia
Il cambiamento è radicale, visto che da mezzo milione di famiglia in regola con i requisiti, si passerà a 700mila. Se prima avevano speranza di sfruttarli 1,8 milioni di individui, ora il sussidio potrebbe raggiungere i 2,5 milioni di persone.
Un allargamento degli aiuti condiviso e rivendicato da tutti. Non a caso è stato commentato sia dall’ex premier Gentiloni, che dell’ex ministro Graziano Delrio.
Una misura necessaria per aiutare i cittadini colpiti dalla crisi che potranno ricevere 187,5 euro come single e 539,8 euro come famiglia da almeno 6 persone.
Ora basterà avere un Isee non superiore a 6.000 euro e un patrimonio immobiliare inferiore a 20.000 euro. Si può usufruire del sussidio per 18 mesi, anche se si lavoro. Poi bisognerà aspettare sei mesi, prima di poterlo richiedere di nuovo.