L’Italia ha un debito pubblico troppo alto: è Bankitalia ad annunciarlo, sottolineando come nel mese di maggio si sia toccato un picco di 14,6 miliardi rispetto ad aprile per un totale di 2.327,4 miliardi. I dati sono stati resi noti attraverso il supplemento al Bollettino Statistico “Finanza pubblica, fabbisogno e debito” della banca centrale italiana.
Dalla fine del 2017 il debito pubblico è aumentato del 3,6 % scatenando un’avvertimento anche da parte dell’Ecofin che richiede al nostro paese “uno sforzo strutturale di almeno lo 0,3% del Pil nel 2018, senza alcun margine aggiuntivo di deviazione sull’anno“. E’ importante che questo iter venga seguito con attenzione per evitare il “rischio di deviazione significativa” nei confronti del pareggio strutturale di bilancio.
La situazione è tutt’altro che rosea, dato che si prevede che è per ciò che riguarda quest’anno ed il prossimo l’Italia non riuscirà a rispettare la regola del debito. Non è mancata ad ogni modo la replica da parte del Ministro dell’Economia Giovanni Tria:
Il profilo di discesa debito non sarà in discussione, discuteremo dei tempi e del profilo dell’aggiustamento, ma il centro della manovra è ribaltare la tendenza fino ad oggi di aumentare sempre la quota di spesa corrente a scapito della spesa per investimenti. In passato è stato concesso molto all’Italia per aumentare gli investimenti, ma poi si sono sempre ridotti nonostante la flessibilità ottenuta. Credo che il centro della questione sia quello, non tanto lo 0,1 o 0,2, questo sarebbe il vero aggiustamento del bilancio italiano.
Solo nei prossimi mesi si potrà valutare se l’economia italiana sarà in grado di reggere le pressioni e le sfide alle quali sarà sottoposta.