La Russia risponde alle sanzioni dell’Occidente con i paradisi fiscali, per attirare capitali. Sono due le zona tax-free inaugurate dalla Russia, che hanno attirato il loro primo “cliente”, e anche residente. È la Finvision Holdings Limited. La coorporation è l’azionista di maggioranza della Vostochnyj Bank, grandissima banca dell’Estremo Oriente.
I paradisi fiscali russi
La Russia ha deciso di aprire dei paradisi fiscali per le multinazionali russe, ed ha il primo residente nel distretto amministrativo speciale del Territorio di Primorkij. Ha dare la notizia l’agenzia stampa Ria Novosti, informata direttamente dall’Ente per lo Sviluppo dell’Estremo Oriente attraverso il suo CEO Denis Tikhonov.
Così, dopo meno di un mese dalla firma della legge di istituzione dei paradisi fiscali, arriva il primo “cliente”. I due paradisi si trovano, uno sull’isola Oktjabrskij nella semiexclave Kaliningrad, e l’altro sull’isola Russkij al largo di Vladivostok nel Territorio di Primorskij. Uno è all’estremo occidente, e l’altro all’estremo oriente della federazione Russa.
In questo modo la Russia non solo vuole attirare capitali stranieri, ma permettere anche alle sue multinazionali di riportare i capitali in patria, dopo il duro colpo delle sanzioni Usa.
Il 6 aprile, il Tesoro statunitense aveva messo sulla lista delle attività anti-americane ben 38 tra imprenditori, funzionari e aziende russe. La lista è la base per applicare le sanzioni. che svolgono “attività ostili” e che, perciò, devono essere sanzionati. Ora le aziende russe potranno essere esentate dalle tasse, grazie ai due paradisi fiscali, per i profitti ottenuti fuori dai confini della Federazione Russa.