Ieri Vittorio Malacalza ha conquistato la maggioranza all’interno del cda di Banca Carige e secondo gli analisti di Mediobanca Securities questo potrebbe portare ad evitare l’aumento di capitale per risollevare l’istituto come richiesto dalla BCE.
In questo caso la governance della banca ligure vedrà ben 7 degli undici consiglieri in “mano” a Malacalza Investimenti, che tra l’altro è il maggiore investitore al suo interno per il triennio 2018-2020. Questo dovrebbe ad un periodo di relativa stabilità in grado di portare Carige a sistemare i propri problemi. Pietro Modiano diventa quindi il nuovo presidente e Fabio Innocenzi il nuovo amministratore delegato al posto di Paolo Fiorentino. Come spiegano gli analisti di Mediobanca Securities:
Poiché il maggiore azionista, Vittorio Malacalza, controlla 7 membri su 11, crediamo che Carige sia sfuggita al rischio di avere un cda frammentato che avrebbe reso più difficile il turnaround della banca.
Il rating dell’agenzia rimane quindi neutral con target price a 0,0095 euro sul titolo della banca. Ovviamente come le cronache stesse hanno reso noto il primo compito sarà quello di presentare un nuovo piano industriale come richiesto dalla BCE, insieme all’emissione di 200 milioni di euro di debito subordinato per portare il Total Capital Ratio al di sopra del requisito minimo. Sul da farsi Pietro Modiano sembra sicuro e pronto all’azione: “Non arriviamo qui improvvisando, sappiamo esattamente quel che c’è da fare”, sottolinea, forse sicuro dell’impegno di Malacalza in tal senso. E continua:
Se io con i miei colleghi siamo qua è perché contiamo su un sostegno anche dell’azionista di riferimento che non ha mai fatto mancare il suo sostegno in questi anni complicati e non lo farà mancare.