Il colosso dell’e-commerce Amazon è stato accusato più volte di sfruttare i lavoratori, con metodi di lavoro molto discutibili, soprattutto a fronte di salari molto bassi. Ora arriva la risposta del re delle vendite online, almeno per quel che riguarderà gli Stati Uniti.
Il salario minimo garantito raddoppierà
La multinazionale della vendita online ha annunciato che raddoppierà il salario minio per i propri dipendenti, ora viene corrisposto un minimo di 7,25 dollari, ma dal 1 novembre, i dipendenti percepiranno almeno 15 dollari l’ora. L’aumento è stato ufficializzato da una nota della stessa multinazionale.
Sono interessati più di 250 dipendenti a tempo indeterminato e anche quelli part-time e stagionali.
“Abbiamo ascoltato le critiche e pensato a lungo su cosa fare e siamo arrivati a questo. Siamo entusiasti di questo cambiamento e speriamo che questo spinga anche i nostri concorrenti a fare lo stesso”. Sono queste le parole ufficiali del fondatore e AD Jeff Bezos. Un aumento atteso da più di 10 anni.
Amazon era ormai al centro del mirino di tutti i movimenti ed i sindacati, per le condizioni di lavoro dei suoi dipendenti. Lo scorso dicembre, le attività dei centri di smistamento europei erano state interessate da vari scioperi, come per esempio quello di Piacenza. I lavoratori avevano minacciato di bloccare e attività anche nei periodi con le vendite più alte per l’azienda. Ma critiche erano venute anche dalla politica.
In America, il senatore Bernie Sanders è l’autore di una proposta di legge, il Bezos act per richiamare proprio le problematiche sollevate in Amazon. La legge vuole limitare lo strapotere delle multinazionali del web, con tasse aggiuntive pari ai sussidi pubblici per i lavoratori dovuti agli stipendi molto bassi che queste aziende erogano.