La Pace Fiscale è nella manovra economica che ha avuto l’approvazione del Consiglio dei Ministri. Si è infatti raggiunto l’accordo, e ora la manovra verrà inviata al vaglio di Bruxelles già questa notte.
La “pace fiscale” non sarà un condono secondo il premier Conte, che ha anche detto, ad un giornalista: “Lo chiami come vuole, per me non lo è”. Anche Tria ha dichiarato “quello varato non è un condono”.
La manovra in pillole
La manovra prevede la rottamazione delle cartelle, senza interessi e sanzioni, e con la rateizzazione fino a 10 scadenze.
Poi il Reddito e le pensioni di cittadinanza, che costeranno 9 miliardi. Si partirà a febbraio e l’assegno sarà di 780 euro. Si dovranno frequentare i corsi di formazione e prestare 8 ore a settimana in lavori socialmente utili.
Il taglio delle “pensioni d’oro” è uno dei cavalli di battaglia del M5S, e consentirà di risparmiare 1 miliardo in tre anni. Ad essere interessate le pensioni sopra i 4.500 euro netti al mese.
La riforma della legge Fornero, ovvero la famosa Quota 100, partirà da febbraio assieme al reddito di cittadinanza. Si potrà andare n pensione a 62 anni con 38 di contributi.
La Flat tax per gli autonomi è diventata mini, in quanto il forfait al 15% verrà solo esteso a Snc, Sas e Srl che scelgono il regime di trasparenza. Tetto ricavi per usufruirne sarà 65mila euro. Poi ci sarà l’addizionale del 5% per i ricavi fino a 100mila euro.
Gli investimenti dovranno essere sbloccati. L’idea è lo sblocco dei bilanci comunali per incentivare gli investimenti locali.
L’Ires sugli utili reinvestiti sarà al 15%, e poi ci saranno 7 miliardi di tagli per ministeri e immigrazione. Sarà cancellata Ace e Iri.