La Banca Popolare di Bari è pronta a divenire una S.p.a, una società per azioni. Quali sono i passaggi da portare a compimento per concludere la procedure? Un aumento di capitale e successivamente l’emissione di un bond subordinato da circa 200 milioni.
Finalmente l’istituto ha avviato una certa road map da seguire per concludere, prima della scadenza prevista per dicembre 2019, ciò che il decreto Renzi per preservare i risparmi dei consumatori aveva richiesto, ovvero il passaggio sopracitato. Quel che preoccupa la maggior parte degli analisti sono le indiscrezioni che continuano a rimbalzare da una parte all’altra ovvero che le azioni non dovrebbero venire offerte agli attuali soci e quindi i suoi quasi 70 mila azionisti vedranno diluito o addirittura azzerato il valore dei propri titoli.
E va da sé che sia qualcosa che non sarà soddisfacente per molti visto che all’emissione delle stessi si era toccato un massimo di 9 euro ed ora si è a circa, 2,38 euro di valore. A questo si aggiunge il fatto che i titoli non risultano vendibili sulla piattaforma Hi-Mtf per mancanza di acquirenti e che vi potrebbe essere la possibilità di vedere convertite anche le attuali obbligazioni subordinate in mano alla clientela retail. Insomma, la situazione appare essere tutt’altro che rosea.
Tecnicamente parlando un cda della Popolare di Bari dovrebbe essere previsto per il prossimo 23 gennaio nel quale corso si dovrebbe esaminare e deliberare in merito al nuovo piano industriale e al conseguente piano di rafforzamento patrimoniale: nonostante vi sia tempo, è importante che si inizi al più presto nel cercare ed attuare le giuste soluzioni.