Dopo la bocciatura sul Pil del 2019, che sarà, secondo le stime, dello 0,2%, arriva la bacchettata del vicepresidente dell’Esecutivo di Bruxelles, sull’economia. Secondo Valdis Dombrovskis, i danni alla nostra economia sono iniziati prima che la Ue intervenisse, con l’aumento dello spread dovuto alle discussioni sulla Manovra di Bilancio in seno al Governo. Solo dopo la Commissione europea è intervenuta.
L’intervista al numero due
Secondo Dombrovskis “i danni erano già stati fatti”. Lo dice chiaramente in un’intervista a Repubblica. “Abbiamo rivisto al ribasso le stime di crescita e bisogna dire che anche in precedenza avevamo detto che la traiettoria di bilancio scelta non aiutava fiducia, stabilità finanziaria”, incalza il numero due di Bruxelles. “Ha portato all’aumento dei tassi, al calo di indicatori sulla fiducia e a crescita rallentata. Il Governo ha corretto questa traiettoria in modo considerevole, ma i danni erano già stati fatti”.
Anche sulla vicenda di Banca d’Italia, i cui vertici non sono stati confermati dal Governo, il vicepresidente spende parole di critica: “È importante preservare l’indipendenza della banca centrale e delle istituzioni dei mercati finanziari. L’indipendenza di queste istituzioni è parte importante dei pesi e contrappesi istituzionali negli stati membri e anche uno dei principi su cui si basa il sistema delle banche centrali nella zona euro. Da questo punto di vista è importante salvaguardare l’indipendenza di queste istituzioni”.