Ferrovie dello Stato ha meno di un mese per presentare l’offerta vincolante tanto agognata e sulla quale sta lavorando da mesi per Alitalia: non proprio a sorpresa il gruppo Toto ha inviato alla società una lettera contenente quello che sarebbe il suo apporto se gli venisse concesso di partecipare alla NewCo.
Ed a vedere le indiscrezioni stampa di questa mattina, il potenziale “piano” del gruppo non dispiacerebbe affatto al Ministero dello Sviluppo Economico ed al suo ministro Luigi di Maio ma non sarebbe di gradimento di nessuno degli altri interlocutori, Delta Airlines compresa. E questo partner commerciale è uno dei pilastri della soluzione che nessuno nella cordata può prendersi il rischio di perdere. Secondo quanto sostenuto da Milano Finanza, Toto, affiancato dall’advisor Natixis, sarebbe disponibile a mettere sul piatto una cifra che va dai 300 ai 400 milioni di euro per partecipare al salvataggio di Alitalia, andando a coprire quindi un buon 30% del capitale della nuova Aitalia, completando di fatto la copertura necessaria alla società per partire.
I problema? L’inaffidabilità del gruppo basata sui dati relativi al possibile sostegno finanziario: le carte mostrano un fatturato di 398 milioni nel 2017 (ultimo bilancio disponibile, N.d.R) e i debiti finanziari netti per 522,3 milioni. E questo senza contare il contenzioso del gruppo con Anas, di proprietà di Ferrovie dello Stato, al quale si aggiunge tutto il bagaglio passato relativo ad Air One e Cai-Alitalia.
E se questo ancora non fosse abbastanza, anche Delta, il partner industriale americano ha mostrato perplessità ed a conti fatti, il ritirarsi di quest’ultima è il vero “obiettivo” che non deve essere mai raggiunto.