La Banca Popolare di Bari ha approvato il bilancio del 2018, riducendo il suo patrimonio da 1.073 milioni a 493 registrando un calo percentuale dello stesso pari al 54% e mantenendo problemi di governance che devono essere risolti.
Problemi di governance per Banca Popolare di Bari
A margine dell’assemblea dei soci il presidente Marco Jacobini, figlio del fondatore della banca pugliese, ha sottolineato che le condizioni per ripartire ci sono, a partire dal via libera al bilancio dello scorso anno fino ad arrivare al rinnovo del cda della banca: passaggi necessari affinché Banca Popolare di Bari possa davvero recuperare quello che è andato perduto in uno degli anni più difficili della sua storia. Ovviamente i soci, approvando i conti del 2018 (su quasi 5000 votanti circa una trentina di no, N.d.R) hanno gettato la base più solida per il cambiamento. Quel che è importante comprendere ora è come lavorerà il nuovo cda, se verrà data una governance sicura alla banca e come si intende ripatrimonializzare dopo le perdite archiviate di oltre 423 milioni di euro.
Di certo c’è il piano industriale 2019/2023 approvato il 30 gennaio a tracciare la via, ma è importante per stabilizzare ed in seguito migliorare la situazione anche avviare un percorso di aggregazione con altri soggetti forti.
La figura di Marco Jacobini in Banca Popolare di Bari
Come si evolverà il ruolo di Marco Jacobini in Banca Popolare di Bari? Per quanto non venga urlato ai quattro venti, la pressione affinché lo stesso si dimetta e lasci il posto ad un eventuale sostituto è presente e molto alta. Il manager dal canto suo ha fatto sapere che non si dimetterà nel corso del primo cda ma entro 10 giorni dallo stesso una volta saggiati i nuovi equilibri del consiglio di amministrazione, rinnovato parzialmente.
Un comportamento comprensibile e non solo perché lo stesso è figlio di colui che fondò la banca nel 1960 ma perché lui stesso è stato protagonista della crescita della Banca Popolare di Bari in questi ultimi anni. Un percorso fatto di quasi 30 acquisizioni, 291 filiali in 13 differenti regioni, più di 3 mila dipendenti.
Il futuro di Banca Popolare di Bari
Cosa vi sarà nel futuro di Banca Popolare di Bari? Prima di tutto la ricostituzione del capitale sociale: le perdite archiviate lo scorso anno hanno fatto scendere il Cet 1 Capital Ratio al 7,65% (rispetto all’11,21% del 2017) ed il Total Capital Ratio al 10,14% (era 13,99% nel 2017).Essa avverrà tramite la cartolarizzazione tranched covered di Npl per quasi 400 milioni di euro ed attraverso la cessione della partecipazione di controllo, pari al 73,57%, di CariOrvieto, iscritta a bilancio per 55,5 milioni.