C’è chi lo vede solo come un’invasione della privacy e chi teme che non sarà efficace: quel che è certo è che Bankitalia è intenzionata a stringere il cappio sul collo degli evasori e lo strumento ritenuto più adeguato è quello di aumentare i controlli sui contanti.
Maggiori controlli sui contanti da Bankitalia
Ad occuparsi di tutto ciò ci penserà l’UIF, l’Unità di informazione finanziaria per l’Italia (dipendente dalla banca centrale, N.d.R.) che si occuperà dal settembre 2019 di verificare versamenti e ritiri per oltre 10 mila euro eseguiti dai cittadini per i quali verrà fatta una segnalazione al fine di controllarne la validità: non sarà una segnalazione automatica di “operazione sospetta” ma parte di misure previste fin dal 2017 che prevedono invio di simili comunicazioni in caso di movimenti esagerati in banche, poste, istituti pagamento, in attuazione delle norme antiriciclaggio europee.
Ed è proprio la Commissione Europea a spingere per l’attuazione delle norme e quindi dei controlli. La motivazione? Nel corso dei controlli eseguiti è stato possibile notare come diverse banche europee risultassero ancora carenti nell’organizzazione della vigilanza ed in quelli che sono i meccanismi interni di compliance atti ad una corretta osservazione del fenomeno. Parte del problema, in Italia, deriva dal fatto che dopo aver recepito la quarta direttiva antiriciclaggio nel 2017 ancora deve approvare le norme che attuano la quinta.
Chi rischia di più per i controlli di Bankitalia
Chi è che rischia di più per i controlli di Bankitalia? La misura che scatterà da oggi 2 settembre, prevede la segnalazione di coloro che in un mese movimentano oltre 10 mila euro. Vi è la possibilità di una caccia alle streghe nei confronti di onesti lavoratori? Non proprio, sebbene l’invio di dati e nomi all’UIF da parte di istituti di credito, poste e banche non farà distinzioni per tipo di operazione: gli elenchi non indicheranno solo i movimenti unici relativi a tali cifre, ma saranno segnalati anche i nomi di chi, con più movimenti ha superato quel livello. Quel che ci si aspetta è che, soprattutto in caso di dichiarazioni dei redditi non congruenti verranno eseguiti ulteriori controlli al fine di evitare o scoprire possibili atti di riciclaggio o di frode.
La soglia di 10 mila euro statisticamente coinvolge in automatico piccole grandi imprese, diverse categorie di imprenditori e realtà che per la loro stessa attività hanno la necessità di movimentare cifre. Solo tra qualche settimana sarà possibile verificare le effettive conseguenze della messa in atto di questo provvedimento.