In un momento così duro attraversato dall’Italia a causa dell’emergenza Coronavirus l’atteggiamento di Christine Lagarde non è piaciuto a nessuno: nemmeno al presidente della Repubblica Sergio Mattarella che è sceso direttamente in campo ieri sera per contestare l’approccio della numero uno della BCE.
Mattarella e Conte rispondono alla BCE
L’Italia in questo momento difficile ha bisogno di aiuto, non di qualcuno che la ostacoli: un concetto che deve risultare forte e chiaro a tutta l’Unione Europea e alle istituzioni. Nel momento in cui ci si sarebbe aspettato una presa di posizione importante dalla numero uno della BCE dall’altra parte vi è stata una risposta insufficiente, sia per l’Italia che per il resto dell’Europa che avrebbe bisogno di una leadership economica forte ora nel momento della crisi e successivamente quando la stessa sarà finita. Una piccola correzione dei toni, nei confronti della Penisola è arrivata, ma è sufficiente? Può bastare un laconico “L’Italia beneficerà delle nuove misure“?
Ieri i mercati delusi da Christine Lagarde hanno fatto registrare crolli inauditi, soprattutto nel nostro paese, con una sofferenza importante di Piazza Affari. Il premier Giuseppe Conte ha apprezzato le precisazioni giunte poi in serata in merito al nostro paese, ma ha sottolineato come già fatto da Sergio Mattarella che, dal resto d’Europa, ci si aspetta maggiore appoggio:
Bene la precisazione di Lagarde, sono certo che la Bce userà tutti gli strumenti a sua disposizione perché lo shock da coronavirus non provochi una frammentazione del sistema finanziario dell’area euro. Ci aspettiamo politiche e comportamenti dalla Banca Centrale e da tutte le istituzioni europee all’altezza delle sfide che abbiamo di fronte.
Oggi la Borsa di Milano cerca di rialzarsi, riuscendoci parzialmente e facendo registrare un buon incremento: non è sufficiente a recuperare tutto ciò che si è perso ma si tratta di un segnale senza dubbio importante.
Cosa ha deciso la BCE per contrastare la crisi
Sono diverse le iniziative messe in campo dalla BCE in risposta all’emergenza Coronavirus sebbene non considerate ancora sufficienti. L’istituto ha fatto sapere che alzerà il quantitative easing attraverso un piano di acquisti netti aggiuntivi di 120 miliardi di euro per il 2020 e che, a livello di stime, verrà tagliata la crescita dell’anno a 0,8%, 1,3% nel 2021. E’ prevista anche una nuova ondata di maxi-prestiti alle banche per fornire “immediato sostegno alla liquidità del sistema finanziario“. Per il momento si tratta di qualcosa che già gli analisti si aspettavano: tutto starà vedere se sarà sufficiente e se la BCE sarà in grado di correggere ancora se necessario