Deliveroo, piattaforma nota anche in Italia per il suo lavoro nella consegna di cibi, ha annunziato ufficialmente la sua quotazione alla Borsa di Londra. Si tratta di una operazione da ben 7 miliardi di sterline, con tanto di piccola quota riservata ai clienti. Una scelta, quella della società, forte degli ottimi numeri registrati nell’ultimo anno.
Ottimi dati da parte di Deliveroo
Proprio per via dell’Ipo, Deliveroo ha reso nota che, nel corso del 2020, è stata in grado di ridurre le perdite a 223,7 milioni di sterline rispetto ai 317 milioni dell’anno precedente: ancora più importante è stata capace di aumentare del 64% il valore lordo delle transazioni (GTV) che sono passate da 2,5 miliardi di sterline del 2019 a 4,1 miliardi di sterline dello scorso anno. E non solo, anche il run rate o tasso di esecuzione del valore lordo delle transazioni del quarto trimestre è cresciuto toccando i 5 miliardi di sterline. Un aumento dettato dalla crescita dei clienti e dall’utilizzo del servizio, complice anche la necessità di rimanere in casa per via dei lockdown imposti dalla pandemia di coronavirus.
E’ stata proprio l’emergenza dettata dal virus a portare a crescere la clientela di Deliveroo, che ha ormai toccato gli oltre 6 milioni di consumatori su base mensile.
Food Delivery, settore in ascesa
E’ evidente che il food delivery sia uno dei pochi settori appartenenti al mercato dei servizi in grado di crescere anche in un periodo di emergenza così importante come quello legato ad una pandemia. Parlando di numeri, il settore della ristorazione collegato all’azienda rappresenta un potenziale di circa 1200 miliardi se si calcolano tutti i mercati sui quali agisce Deliveroo a livello aziendale. Come è stato sottolineato da un comunicato della società:
Quando nei mercati è stato possibile tornare a consumare pasti nei ristoranti in seguito al lockdown, abbiamo continuato a registrare un coinvolgimento dei consumatori e una frequenza degli ordini molto forti. Nonostante questa crescita significativa, l’online food delivery è ancora in una fase iniziale, e presenta un enorme potenziale di crescita.
Soprattutto se ben gestito dal punto di vista dell’occupazione. Come ha sottolineato il ceo Will Shu sono molte le possibilità di espansione:
Stiamo costruendo cucine delivery-only (solo per le consegne), consegniamo prodotti alimentari, costruiamo strumenti per i ristoranti per portarli nell’era digitale: eppure, crediamo veramente che siamo ancora all’inizio. Molte cose sono cambiate da quando abbiamo iniziato la nostra attività otto anni fa, ma due cose molto importanti non sono cambiate: siamo sempre totalmente focalizzati sul cliente e ci occupiamo di tutto quello che riguarda il cibo.
E questo li ha portati a potersi quotare alla Borsa di Londra.