Buone notizie per l’imprenditoria femminile: il ministro del MISE, Giancarlo Giorgetti, ha istituito con un decreto attuativo il Fondo dedicato a questa particolare branca imprenditoriale. Si tratta di un’ottima iniziativa che potrà sostenere tutte quelle donne che hanno idee importanti da realizzare ma che non posseggono i fondi adeguati.
Fondi anche dall’Unione Europea
All’interno del decreto sono inoltre contenute anche le modalità di funzionamento del Fondo per l’Imprenditoria femminile e le regole da seguire per potere accedere ai soldi. Il Governo per sostenere il lavoro femminile ha deciso di stanziare 40 milioni di euro, nell’attesa che 400 milioni di euro arrivino poi messi a disposizione da parte dell’Unione Europea attraverso Pnrr. Per quanto spesso si sostenga che l’accesso ai fondi o al lavoro rispetti le pari opportunità è un dato di fatto che il mondo della finanza sia ancora permeato da pregiudizi che vanno a intaccare le possibilità lavorative di giovani e donne.
Il fatto che si sia optato per fornire a queste dei soldi con i quali dar vita a progetti imprenditoriali deve essere visto come un vero e proprio passo in avanti dal punto di vista sociale, che darà modo non solo di dare vita a nuove aziende o attività ma anche di creare nuovi posti di lavoro. Tornando a parlare del fondo esso è messo a disposizione di tutte quelle donne che sono intenzionate ad aprire una propria impresa o a rafforzarne una già esistente.
Chi può accedere al fondo
Il Fondo per l’Imprenditoria femminile è un aiuto a fondo perduto: questo significa che non dovranno essere restituiti né al Governo né all’Unione Europea. Nello specifico coloro che potranno fare domanda per questo contributo sono:
- cooperative e società di persone con almeno il 60% di donne socie;
- società di capitale con quote e componenti del consiglio di amministrazione per almeno due terzi di donne;
- imprese individuali la cui titolare è una donna;
- lavoratrici autonome.
Per potere ottenere la somma prevista, le imprenditrici dovranno stilare e presentare un piano d’interventi di tipo biennale (un business plan, N.d.R.) riguardante allo sfruttamento delle seguenti somme:
- 250mila euro per nuove imprese;
- 400mila per quelle già esistenti.
Ora non resta che attendere che il Ministero dello Sviluppo Economico comunichi la data nella quale inizierà la raccolta di domande. È già stato specificato che i versamenti dei fondi disponibili avverranno in base all’ordine di presentazione. Sarà eseguito anche un esame di merito in modo tale da premiare in modo particolare tutte quelle idee che presentano al loro interno interessanti elementi d’innovazione tecnologica.