Un debutto che prometteva di essere più brillante e che invece si è rivelato più traballante di quel che ci si aspettava: è stata questa l’Ipo dell’Iveco a Piazza Affari. La prima giornata di contrattazioni per questa società legata a Cnh Industrial controllata da Exor, non ha particolarmente brillato alla fine.
Un debutto più fiacco di quel che ci si aspettava
Il debutto presso la Borsa di Milano del titolo della Iveco Group si è concluso con un prezzo per azione più basso del 9,1% rispetto al prezzo di riferimento indicato: un risultato che nel corso della giornata ha trascinato parzialmente con sé anche il titolo di Cnh Industrial che ha mostrato però di saper recuperare. È importante sottolineare che sebbene l’Ipo non abbia dato i risultati sperati, la spinta alla quotazione presente alla base della decisione era più che giustificata da una soddisfacente strategia alla base.
Il gruppo Iveco guidato da Gerrit Marx lavora principalmente sulla produzione di veicoli commerciali e speciali, i bus e motori (Fpt) e ha sul proprio libro paga 33.500 addetti in tutto il mondo: Si parla di un’azienda dalla storia decennale che ha sempre mostrato di sapersi muovere in maniera efficiente e lo scorporo tra le attività On-road e Off-Road dell’azienda è stata stabilità per affrontare nel modo giusto la transizione energetica che il settore automotive sta affrontando. Ha evidenziato l’ad del gruppo nel corso della cerimonia della campanella:
Il nostro primo giorno di quotazione segna una storica pietra miliare in quanto diventiamo una società completamente indipendente. Abbiamo tutti i requisiti necessari per ottenere un successo di lungo periodo, a partire da basi solide, una squadra motivata e una strategia chiara. Questi elementi ci consentiranno di muoverci rapidamente, innovare e stringere partnership per sviluppare le migliori soluzioni nell’attuale contesto in rapida evoluzione.
La strategia di Iveco Group per il futuro
Quando si pensa all’Ipo di Iveco Group si deve pesare anche a quella che è la strategia che l’azienda ha stabilito per il futuro ed è facile pensare immediatamente alla valorizzazione sul mercato delle attività On-Highway: idea chiara già nel settembre del 2019, quando il piano industriale relativo è stato presentato. La possibile acquisizione poi saltata da pare dei cinesi di Faw è stata parte integrante della decisione di voler presentare Iveco in Borsa come uno spin-off di Cnh Industrial.
Iveco ora deve riuscire a dimostrare di essere in grado non solo di mantenere la sua leadership per quel che riguarda i veicoli con alimentazione a gas naturale ma anche nel settore dell’alimentazione elettrica e in quella a idrogeno per la quale potrebbe conquistare un ruolo di pioniere.