Sta per scadere il tempo per le offerte vincolanti legate alla cessione delle quote di Ita Airways. Mancano dodici giorni. A giugno sarà la volta della la scelta del soggetto vincitore ed entro dicembre avverrà la cessione effettiva delle quote di capitale.
Via libera ad aumento di capitale dalla Commissione Europea
Il tempo insomma stringe e la Commissione Europea non sembra essere intenzionata a mettere i bastoni tra le ruote. Nel caso dovesse servire un aumento di capitale il Governo è già stato autorizzato a iniettare una quota pari a 400 milioni di euro. La privatizzazione della compagnia aerea, come anticipato sta continuando: non dobbiamo dimenticare che al momento il ministero delle Finanze è l’unico azionista.
A confermare l’andamento della procedura del vettore, decollato ufficialmente sette mes,i fa è stato il ministro dell’Economia Daniele Franco. Ha infatti spiegato nel corso di una audizione alla commissione Trasporti della Camera:
Il mandato del governo è di cedere la maggioranza: non è stato fissato un limite quantitativo, si è solo detto che la partecipazione residua del Mef non deve essere di controllo. [La compagnia] sarà ceduta a chi presenterà l’offerta migliore sotto tutti i profili.
Al momento sono tre le cordate in corsa: Msc-Lufthansa con una manifestazione d’interesse dal valore di 1,2-1,4 miliardi di euro. Vi è poi il fondo statunitense Certares in partnership commerciale con Air France-Klm e Delta Air Lines e Indigo Partners. Le offerte vincolanti delle tre cordate dovranno essere presentate entro il 23 maggio: già dal 3 del mese Msc-Lufthansa e Certares hanno potuto consultare i documenti della data room di Ita Airways.
Come dovrà essere l’offerta per Ita Airways
L’offerta dovrà essere composta sia dalla quota che si è interessati a rilevare, sia da un piano industriale. Indiscrezioni stampa vogliono che nel caso vincessero Msc e Lufthansa vi sarebbe un controllo del 60-65% per Msc, con una società basata in Europa e il 15-20% per Lufthansa. In mano al Mef rimarrebbe un massimo del 15 %.
Il ministro Franco ha sottolineato che ancora non è stato “deciso quale debba essere il partner“. E ha aggiunto: “Esamineremo le tre offerte, sperando che siano tre, in modo trasparente“.
Per quel che concerne il possibile aumento di capitale, Franco ha sottolineato che questo non avverrà nell’immediato perché al momento non è presente un problema di liquidità. Esso avverrà se necessario, attraverso un’erogazione veloce nel caso non venisse eseguito dai nuovi soci in caso di bisogno.
Nei prossimi giorni sono previsti incontri tra le parti in causa per meglio definire la situazione in attesa della scadenza per l’offerta.