Novità nel caso FTX: è stato arrestato l’ex ad e fondatore Sam Bankman-Fried. Il fermo è avvenuto alle Bahamas dove risiedeva presumibilmente da qualche settimana.
Ad FTX fermato alle Bahamas
La notizia dell’arresto è stata riportata dai giornali americani e il procuratore generale delle isole, Ryan Pinder, ha sottolineato commentando come gli Stati Uniti avrebbero presentato accuse penali nei suoi confronti. Non è entrato nel merito di queste, ma ha evidenziato come le Bahamas estraderanno immediatamente il manager appena verranno fatte delle accuse formali. E queste verranno rese pubbliche.
L’uomo ha mancato di presentarsi davanti alla commissione per i servizi finanziari della Camera. Perché l’arresto è avvenuto? Come spiegato dal primo ministro delle Bahamas Philip Davis, le Bahamas e gli Stati Uniti hanno lo stesso interesse. Quale? Quello di perseguire tutti i responsabili del crollo di FTX che hanno infranto la legge.
Ricordiamo che la piattaforma FTX insieme alle sue filiali hanno presentato istanza di fallimento. Ovviamente l’arresto di San Bankman-Fried rappresenta un nuovo tassello di questo particolare percorso dell’exchange. Una società che per molto tempo è stata considerata la migliore e sulla quale contare per quel concerne le criptovalute.
Potrebbe finire in carcere molto presto
Le accuse contro l’uomo sono quelle di frode e riciclaggio di denaro. FTX ha dichiarato bancarotta lo scorso 11 novembre, dopo aver mancato di pagare ben sei miliardi di dollari ai suoi consumatori. Le indagini hanno mostrato come l’ex amministratore delegato abbia utilizzato ben 10 miliardi di dollari dei fondi dei clienti, per mantenere la sua attività commerciale.
L’uomo, a quanto pare, si trovava alle Bahamas fin dal momento in cui FTX ha richiesto la bancarotta assistita. Bisogna sottolineare che questi aveva eseguito lo spostamento della sede della società alle Bahamas nel 2021.
In queste settimane, pur non rivelando dove si trovasse, aveva eseguito quella che i media americani hanno chiamato offensiva mediatica a suon di interviste per discolparsi. O meglio ammettere i propri errori ma al contempo rendere pubblica la “sua” verità.
Al momento FTX è gestita dal nuovo amministratore delegato John Ray III, il quale davanti alla commissione governativa statunitense ha spiegato le cause del fallimento. Promettendo impegno per la gestione corretta dell’attuale situazione.
Ora solo il tempo ci potrà dire cosa accadrà a Sam Bankman-Fried. Nel caso in cui gli Stati Uniti dovessero richiedere l’estradizione, come tutti ci aspettiamo, per l’uomo si aprirebbero le porte di un processo federale. E sebbene si ragioni al momento solo per ipotesi, difficilmente lui e gli altri responsabili riusciranno a rimanere fuori dal carcere.