Quella di Meta potrebbe essere una mossa grandiosa o un flop pazzesco. Al pari di Twitter ha deciso di offrire un abbonamento per ottenere l’account verificato. Sarà la strada giusta da seguire?
Un cambiamento che avrà le sue conseguenze
Se pensiamo com’è andata la questione su Twitter qualche dubbio viene. Soprattutto per via della natura gratuita dei social network. È stato lo stesso Mark Zuckerberg, attraverso Facebook, a lanciare la notizia. Sottolineando che questa mossa non darà all’utente solo la possibilità di avere un account verificato ma anche una serie di servizi aggiuntivi.
Legati in particolare alla sicurezza dell’account. Meta Verified baserà il suo sistema di verifica sulla base della carta d’identità e di un corrispettivo mensile pari a 11,99 dollari al mese da web o Android e da 14,99 dollari al mese per quel che concerne il sistema operativo di Apple.
Come ho già accennato con l’abbonamento Meta offre non solo il verificato ma anche un accesso diretto al servizio clienti e una ulteriore protezione contro il furto di identità. Delle funzionalità capaci di migliorare la sicurezza dei processi. Meta lancerà il servizio prima in Australia e in Nuova Zelanda per poi procedere nel resto del mondo.
Per Meta si apre una nuova era
Va detto che si può parlare letteralmente della fine di un’era dato che una delle frasi che era possibile incontrare sull’homepage del social network di Mark Zuckerberg era proprio che Facebook sarebbe stata sempre gratuita. Pur rimanendo il servizio base senza verificato di per sé gratuito, questa è una promessa che non è stata mantenuta.
Purtroppo le inserzioni online il loro modello di business non sono più in grado di supportare in modo adeguato la gestione del social network. In questo la nascita dell’abbonamento potrebbe rappresentare una risposta. Soprattutto dopo il lancio del metaverso e la necessità di Meta di poter contare sempre su una certa liquidità.
Se torniamo indietro nel tempo possiamo scoprire che era il 2018 la prima volta in cui Mark Zuckerberg aveva parlato di servizio a pagamento. Dopo 5 anni si è deciso di passare ai fatti. Certo ciò che è accaduto con Twitter non fa ben sperare per uno svolgimento della questione privo di scossoni. In più l’azienda è comunque impegnata in un certo cambiamento sostanziale.
Secondo l’ideatore di Meta il 2023 dovrà essere l’anno dell’efficienza. Non stupisce quindi che si sia deciso di agire e presentare un abbonamento. Ci saranno senza dubbio personalità che rigetteranno la possibilità di acquistarlo e altre che cederanno. Sarà comunque curioso vedere se l’operazione andrà meglio di quella di Twitter di qualche mese fa.