Tra Stellantis e i sindacati è accordo su Melfi. E’ stata trovata finalmente una quadra tra le parti. All’annuncio dato nel corso dell’incontro con il ministro Adolfo Urso sono seguiti i fatti.
Cosa ha deciso Stellantis
Lo stabilimento di Melfi era uno dei nodi principali da risolvere per l’azienda automotive. Saranno cinque i modelli che verranno realizzati al suo interno da Stellantis nei prossimi anni. L’ufficializzazione finale dell’accordo tra Stellantis e le parti sociali è arrivata direttamente da un comunicato delle quattro firme sindacali. Come hanno sottolineato Uglm, FIsmic, Uilm e Fim, l’accordo prevede la produzione delle quattro auto elettriche alle quali deve essere aggiunta l’ultima recentemente annunciata da Tavares.
L’intesa raggiunta segna anche i tempi da seguire per far partire i lavori che spianeranno la strana alle nuove produzioni con la piattaforma Stla Medium. E che dovrebbero partire già dal prossimo mese, con una verifica fissata prima a settembre 2023 e poi a giugno 2024.
I sindacati hanno inoltre sottolineato come l’accordo rappresenti la base per salvare lo stabilimento di Melfi e tutto il suo indotto. Su cui si erano espresse negli scorsi mesi le preoccupazioni dell’intero settore industriale presente sul territorio. E nelle vicinanze della fabbrica.
All’interno dell’accordo tra Stellantis e i sindacati è possibile trovare anche una linea guida da seguire nel corso del 2024, anno considerato di transizione. Le parti sociali hanno sottolineato di avere messo in sicurezza lo stipendio dei lavoratori. Come? Assicurando un contratto di solidarietà difensivo che garantisce la maturazione dei ratei e che non prevede esuberi di tipo strutturale.
E’ stato affrontato anche il discorso della gestione delle trasferte verso lo stabilimento di Pomigliano d’Arco.
Competitività tra gli obiettivi
Più in generale tutte le parti, a partire da Stellantis fino alla Regione Basilicata, si stanno muovendo per assicurare la competitività e la resistenza dello stabilimento di Melfi. La sua importanza sul territorio, a partire dal 1992, è stata sempre più dimostrata dall’occupazione che è stata in grado di fornire.
Il progresso tecnologico e l’interesse di Stellantis per la produzione di auto elettriche sta ovviamente richiedendo uno sforzo al polo produttivo. Il quale non ha nessuna intenzione di rimanere indietro. O venire dismesso.
Il fatto che sia stato trovato un accordo è importante sia dal punto di vista occupazionale che produttivo. Qualcosa che fino a ora non poteva essere dato per scontato. Sia per questioni economiche che logistiche. Ora non bisognerà fare altro che verificare che anche in questo caso alle parole seguano i fatti. E in modo concreto.