In vista di un trasloco, ci sono alcuni aspetti operativi che è necessario valutare con la massima attenzione, tra cui il trasferimento delle utenze e della fornitura di energia elettrica e di gas.
Il primo passo è sempre quello di avere le idee ben chiare su quello di cui si necessita, ad esempio un subentro, una voltura, piuttosto che una prima attivazione del contatore, dopo aver scelto le migliori offerte di luce e gas.
Quando si deve organizzare un trasloco, è fondamentale mettere in evidenza come si tratti di un’attività sempre complessa, con una lista praticamente infinita di cose da fare e da sistemare. Le abitudini cambiano decisamente e per diversi giorni la propria vita quotidiana sarà completamente stravolta.
La lista di tutte le possibili operazioni
La prima attivazione
Ci sono tante operazioni differenti che possono essere legate al trasferimento delle proprie utenze. Se si tratta, ad esempio, di una prima attivazione e il contatore è già presente, ma non è mai stato attivato, il costo di tale operazione si aggira tra i 50 e i 70 euro. Per quanto concerne le tempistiche, invece, si parla di una decina di giorni lavorativi.
Il subentro
Nel caso del subentro, si tratta di un’operazione in cui il contatore è già presente nei pressi dell’abitazione, ma non è attivo, anche se in passato era già stato attivato, magari da un precedente inquilino nel caso in cui vi stiate trasferendo in affitto. Ebbene, anche in questo caso le tempistiche così come i costi seguono esattamente quanto messo in preventivo per una prima attivazione, ovvero una spesa tra 50 e 70 euro e una tempistica tra 7 e 14 giorni. Di solito la tempistica inferiore è per il subentro di una fornitura di luce, mentre è un po’ più lunga quella per l’attivazione del subentro della fornitura di gas.
La voltura
Nel caso in cui il contatore sia effettivamente presente e risulta essere pure attivo, chiaramente intestato ad una persona differente, l’operazione corretta da prendere in considerazione è quella della voltura. In poche parole, si tratta di effettuare un vero e proprio cambio di intestatario. Per poter svolgere tale operazione, si dovrà prima di tutto prendere contatto con il fornitore con cui aveva sottoscritto il contratto il precedente intestatario, avere i suoi dati a disposizione, così come quelli dell’utenza (in quest’ultimo caso serve l’indirizzo e il numero POD o codice cliente).
Tramite la voltura si può fare semplicemente il passaggio di chi è intestatario del contratto. Di conseguenza, con tale scelta, ecco che si accetterà in via del tutto automatica tutte le varie condizioni a livello economico, così come le offerte in essere per quanto concerne sia la luce che il gas attivate dal precedente intestatario. Secondo quanto è previsto dall’apposita Autorità, la tempistica massima da rispettare entro cui fare una voltura è pari a 7 giorni lavorativi. È bene mettere in evidenza come, a partire dal luglio di due anni fa, il nuovo intestatario può decidere di cambiare fornitore anche nel caso in cui si debba effettuare una voltura.
I costi e le tempistiche da affrontare
La spesa per quanto riguarda tali operazioni con le utenze di luce e gas varia in base allo stato prima di tutto in cui si trova il contatore. Nel caso in cui il contatore manchi del tutto, la spesa sarà chiaramente la maggiore, mentre per subentro e prima attivazione i costi rimangono sostanzialmente uguali. In riferimento alle tempistiche, come messo in evidenza in precedenza, tutto varia in base all’operazione che si deve svolgere. L’opzione “peggiore” è quella relativa a un nuovo allacciamento, visto che si va da due settimane fino a un massimo anche di due mesi, in relazione ovviamente al tipo di lavoro che dovranno essere realizzati.