Il passaggio al mercato libero dell’energia è stato rinviato al 2024. Di una cosa siamo certi: il regime tutelato per gas e luce in Italia finisce comunque qui.
Perché il passaggio al mercato libero dell’energia
Inutile girarci intorno: il passaggio al mercato libero dell’energia è qualcosa deciso di comune accordo con l’Unione Europea. Per intascare la terza rata del PNRR, l’Italia deve adeguarsi alla liberalizzazione del mercato energetico. Quale è il problema? Esisterà anche un obbligo, ma ciò non toglie che il passaggio possa essere regolarizzato in modo adeguato.
Il passaggio al mercato libero dell’energia attualmente è stato rinviato ad aprile 2024. Ma in un’intervista rilasciata a Wired Stefano Besseghini, presidente di Arera, l’autorità di regolazione per l’energia reti ambiente, non esclude che possa avvenire un ulteriore slittamento.
Cosa cambia per i cittadini? Per molti di loro che facevano parte del mercato tutelato questo si tradurrà sicuramente in maggiori costi. Per capire come pagare di meno bisogna ovviamente comprendere se si fa parte della categoria dei consumatori vulnerabili. Questi sono riconoscibili in: over 75, coloro che vivono in case danneggiate da calamità naturali, chi usufruisce del bonus energia. E ancora dei disabili ai sensi dell’art. n. 3 della legge 104 del 5 Febbraio 1992.
Allo stesso modo i prezzi calmierati per l’elettricità verranno garantiti a chi possiede in casa dei macchinari medicali considerati salvavita e a chi vive in isole minori che non sono interconnesse. È bene sottolineare che tra queste non rientrano nella Sardegna né la Sicilia, ma zone che non sono provviste di collegamento con la rete elettrica nazionale e quindi non esiste un mercato perché vi è una sola azienda distributrice di energia. È possibile segnalare la propria condizione di vulnerabile compilando il modulo messo a disposizione dall’Arera.
Quanti nel mercato tutelato
In base ai dati raccolti da Altroconsumo sono circa 10 milioni le famiglie che si trovano all’interno del mercato tutelato. Quattro di essi fanno parte dei consumatori considerati vulnerabili. Chi non appartiene alle categorie sopracitate si trova davanti a due strade in questo momento. La prima è quella di cambiare il fornitore di luce e gas o attendere il passaggio automatico al contratto Placet in deroga, o Prezzo libero a condizioni equiparate di tutela.
Ovviamente è importante che il consumatore conosca la sua condizione e decida il da farsi. Tenendo conto che anche in caso di contratto Placet i prezzi sono regolati dall’Arera con il venditore che stabilisce la componente fissa annuale.
L’invito dell’Autorità è quello di verificare le diverse condizioni offerte dai vari venditori e regolarsi in tal senso. Sottolineando che al momento i prezzi offerti, nella maggioranza dei casi, sono comunque in linea con i valori adottati fino ad ora. È possibile prevedere quale sarà il reale effetto sulle bollette? Secondo il presidente dell Arera, i primi tre mesi del 2024 potrebbero passare senza che avvengano rialzi.