Il Bitcoin è sotto pressione per la decisione che la Sec dovrà prendere in merito all’approvazione di un ETF adesso legato. Arrivando a perdere fino al 9,2% prima di riassestarsi un poco.
Cosa sta succedendo al Bitcoin
Nelle ultime ore il Bitcoin è sceso al di sotto dei 41.000 dollari per poi correggere nuovamente la rotta. Questo andamento ci conferma come la decisione dell’Authority statunitense non solo ha un peso a livello assoluto. Anche l’attesa di questa è, infatti, in grado di agire sulla valuta ideata da Satoshi Nakamoto e in generale sul mondo delle criptovalute.
L’ennesima dimostrazione di come la volatilità delle criptovalute sia legata spesso anche a della semplice incertezza. Questo ha portato gli appassionati e gli interessati a notare una pressione al ribasso fin dai primi giorni del 2024. Un vero peccato, dato che questa volatilità non concorre al rafforzare la fiducia degli investitori.
Dobbiamo sottolineare che non stupisce che Bitcoin possa avere un andamento altalenante all’improvviso. E di sicuro a concorrere in questo caso sono diverse con cause. Ma non si può far finta che la più importante sia quella legata alla decisione della Security and Exchange Commission americana proprio per quel che riguarda un ETF legato al Bitcoin.
Parliamo di un prodotto finanziario che è stato pensato generalmente per tenere traccia di una merce, di un paniere di attività o di un indice. Questi danno modo agli investitori di poter dar vita a compravendite di quote di un fondo di investimento nel corso della sessione di mercato, senza aspettare per forza la fine della giornata.
Uno strumento importante perché consente di sfruttare una flessibilità maggiore rispetto ai comuni fondi di investimento.
Un modo per ampliare i potenziali investitori
Un ETF legato al Bitcoin potrebbe rivoluzionare il mercato, perché darebbe modo di favorire l’accesso alla valuta a quegli investitori di tipo tradizionale che non amano gestire o lavorare con il Bitcoin. Senza contare che un’approvazione da parte della Sec di questo prodotto potrebbe rappresentare il primo tassello per la legittimazione reale di Bitcoin all’interno dei mercati finanziari classici.
Non è quindi un caso che l’intero mercato delle criptovalute guardi con attenzione a questa decisione. C’è chi pensa che questa possa arrivare direttamente a gennaio e chi sostiene che verrà respinta. Magari per poter raggiungere lo stesso scopo in un periodo più lungo di tempo.
È proprio questo sentimento di incertezza a rendere il Bitcoin volatile. Trasformandolo in questo momento in un prodotto da maneggiare con maggiore attenzione rispetto ad altri di tipo finanziario.