Electrolux ha avviato la procedura per eseguire l’esubero di parte dei propri impiegati. La compagine sindacale è impegnata al momento nel raggiungimento di un’intesa entro il prossimo 4 marzo.
Cosa succede ora in Electrolux
La situazione di Electrolux è nota da mesi. In totale i licenziamenti previsti dovrebbero essere 373, tra il comparto impiegatizio e quell’operaio. Le trattative sono serrate al momento e lo sono state nelle ultime settimane. Nonostante ciò, nessun accordo è stato raggiunto tra i vertici della multinazionale svedese e i sindacati italiani.
La mancanza di un’intesa ha messo la Electrolux nelle condizioni di far partire in modo unilaterale la procedura di licenziamento per le unità ritenute in esubero. I rappresentanti sindacali di Fiom, Fim, e Uilm hanno ricordato che dall’avvio della procedura esistono 75 giorni di tempo per riuscire a trovare un accordo. L’intesa necessaria al comparto deve prevedere volontarietà di uscita e incentivazioni all’esodo.
Nel caso non venisse trovato un accordo di questo tipo Electrolux potrebbe dar vita a dei licenziamenti coatti. La prossima data utile l’incontro è stata fissata al 4 Marzo 2023. Per quel che concerne i sindacati, questi sono convinti che per ciò che riguarda gli impiegati la risoluzione dovrebbe essere positiva.
Di differente avviso è la sensazione che si vive per quel che riguarda gli operai. Dovrebbero essere 199 le unità da licenziare per quel che concerne le diverse sedi di Electrolux. Teoricamente, nello stabilimento friuliano della società dovrebbe essere utilizzato il contratto di solidarietà fino al prossimo giugno. Cercando comunque di garantire degli ammortizzatori sociali al fine di salvaguardare il più possibile l’occupazione.
Le richieste dei sindacati
I sindacati chiedono a Electrolux di prorogare gli ammortizzatori nel caso in cui esistano ancora degli esuberi da eseguire al momento in cui questi sostegni dovessero finire. Prima della data decisiva del 4 marzo è previsto un incontro tra i vertici dell’azienda e il Governo. Un incontro che si farà sotto garanzia del ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani e quello delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso. In tal senso è previsto un incontro entro febbraio a Roma.
Va detto che nonostante le diverse rassicurazioni, il dossier Electrolux preoccupa i sindacati. I quali hanno espresso la propria preoccupazione all’interno di una nota congiunta.
“Nonostante la dichiarata comune volontà di ricorrere al criterio della volontarietà per la gestione degli esuberi” si può leggere “non è stato ancora raggiunto l’accordo su come affrontare le 373 eccedenze dichiarate in Italia, di cui 174 negli staff e 199 in produzione”. Restano però in tal senso, viene sottolineato, ancora non sfruttabili il possibile utilizzo di contratti di solidarietà con rotazione del personale e la proroga degli ammortizzatori sociali.