Ita-Lufthansa? L’Antitrust europeo mette dei paletti. Vediamo insieme quale è il suo parere e se può esserci la possibilità, per i vettori, di correggere velocemente ciò che non va.
I problemi di Ita e Lufthansa
In particolare tra le richieste vi sarebbe quella di un taglio di rotte e di slot per rispettare una giusta concorrenza. Di certo per Ita e Lufthansa non ci voleva un simile stop. Le richieste della Commissione europea infatti rischiano di mettere a repentaglio la chiusura dell’operazione. Con la sua comunicazione ufficiale, infatti, scatta in pratica una corsa contro il tempo per poter mettere a posto tutto.
I tedeschi e gli italiani si aspettavano una simile risposta da Bruxelles? Forse. Di certo però non si aspettavano che la necessità di tutelare la concorrenza potesse richiedere un apporccio così severo. In poche parole l’Antitrust europeo ha avvertito Ita Airways e Lufthansa che se non metteranno in campo delle soluzioni adeguate a rispondere ai rilievi tecnici, la commissione potrebbe bocciare il piano. Tra le criticità più serie vi sono i voli tra l’Italia e il Giappone eil Nord America, tra l’Italia e l’Europa centrale nonché la presenza eccessiva delle due compagnie all’aeroporto di Linate.
Entrambe le parti hanno fatto sapere che sono pronti a correggere qualsiasi cosa sia necessario ritoccare. Ma bisogna ricordare che per presentare le correzioni e le spiegazioni c’è tempo solo fino al 26 aprile. Indiscrezioni vogliono che i tedeschi stiano perdendo la pazienza e che siano valutando in modo non formale di rivedere la propria posizione, se le richieste di Bruxelles dovessero aprire dei “buchi” nei suoi conti.
Al lavoro per sistemare ciò di cui si necessita
Non è comunque condivisa la posizione europea per la quale dall’unione potrebbe nascere un aumento dei prezzi o una diminuzione qualitativa dei servizi offerti. Anche il Ministero delle finanze è al lavoro per sistemare ciò che non va. Ma inizia a esserci un po di preoccupazione tra gli analisti del settore. Ita, nel 2023, ha ridotto le perdite e questo è un merito. Ma è pur vero che se dovessero scendere i prezzi dei biglietti potrebbe trovarsi ad affrontare un problema di liquidità. È per tale ragione che l’alleanza con Lufthansa è necessaria se si vuole dare un futuro alla compagnia italiana.
E questo è impossibile se non si riesce a entrare a far parte di una rete internazionale. È facile ipotizzare che, dietro le richieste dell’Antitrust, possa esservi anche una certa pressione fatta da alcune compagnie low cost e da Air France affinché non venga creato un così importante gruppo europeo.
Soprattutto perché, non dobbiamo dimenticarlo, anche Air France era in lizza per poter diventare partner di Ita Airways in passato. La speranza, per il bene dei lavoratori e della nostra economia, è che Lufthansa e il vettore italiano siano in grado di rispondere in maniera coerente e corretta alle richieste di Bruxelles.