Stellantis vuole davvero rimanere in Italia? La domanda che viene spontaneo porsi quando, scorrendo le notizie dei media, si parla di circa 4000 uscite volontarie di lavoratori dal gruppo.
Quali sono le intenzioni di Stellantis?
Ovviamente la società ha il diritto di incentivare le uscite volontarie e gli investimenti che preferisce. Ma è difficile non notare come, nonostante si sostenga di voler mantenere la produzione nella penisola, le azioni sembrano andare contro questo assunto. Quando si parla di 4000 uscite si parla di un numero che corrisponde a oltre l’8% del numero totale dei lavoratori italiani di Stellantis.
Ed è comprensibile la preoccupazione di sindacati e non solo nel momento in cui si pensa a stabilimenti come Mirafiori, abituati in passato al lavorare su numeri molto alti. Pur tenendo conto delle difficoltà legate alla pandemia, è normale che desti preoccupazione il fatto che mentre negli impianti italiani si fa ancora uso della cassa integrazione, ci si muova per investire all’estero.
Non dobbiamo dimenticare lo “scontro” tra Stellantis e Governo di diverse settimane fa, quando l’Esecutivo sottolineò l’intenzione della società automotive di investire in Africa piuttosto che affrontare le problematiche nel nostro paese. Una situazione evidenziata anche dai sindacati che cercano di lavorare su queste uscite volontarie in modo tale da preservare la produttività nei vari impianti del gruppo.
Il punto è che nonostante le molte promesse, le aspettative non sembrano essere rispettate. E piuttosto che aumentare le possibilità di ripresa, aumentano gli incentivi alle uscite volontarie. Va ribadito: Stellantis ha tutto il diritto di agire come sta facendo.
Cosa accadrà in futuro
Ma allo stesso tempo è normale che dall’altra parte si vogliano delle risposte chiare su quello che sarà il futuro dell’automotive in Italia. Per un intero secolo la Fiat ha rappresentato il meglio sotto ogni punto di vista. Soprattutto nel campo automotive era un marchio che sottintendeva qualità, made in Italy e successo.
Qualcosa che sembra essere andato perso, come il ruolo centrale dell’Italia. Ovviamente sarà possibile constatare con più certezza nei prossimi mesi quello che potrà accadere. Per il momento rimangono queste migliaia di uscite volontarie riguardanti gli impianti che lasciano perplessi i sindacati.
E che rendono necessario, senza dubbio, maggiore chiarezza da parte di Stellantis per quel che concerne l’occupazione in Itali. Al netto delle richieste di incentivi per la costruzione di auto elettriche. I quali non devono diventare una condizione sine qua non per la produzione.
Sarà interessante vedere se ulteriori tavoli di trattativa tra Governo e Stellantis possano portare alla risoluzione dei problemi.