Tim ottiene il via libera dall’Antitrust europeo alla cessione della rete fissa a KKR. Grande in tal senso la soddisfazione del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e della stessa ex monopolista.
Tim e KKR la vendita si può fare
L’acquisizione costerà al fondo 22 miliardi di euro. Entrando più nello specifico della decisione, secondo la Commissione Europea, l’operazione in questione non dà preoccupazione alcuna sotto il profilo della concorrenza. Ed è per tale ragione che è stata autorizzata la vendita senza condizioni di Netco. Ricordiamo che questo ramo d’azienda di Tim comprende la rete di telefonia fissa primaria e dorsale di tim. E anche Fibercop, la joint venture dell’azienda con KKR.
Storicamente è la prima cessione di parte di una rete fissa che ha per protagonista un ex azienda monopolista del settore telefonico in un paese europeo. Insomma, si tratta di un ottimo risultato dal punto di vista finanziario. E di uno rilevante dal punto di vista storico.
La decisione della Commissione europea è arrivata a margine di un’analisi eseguita sull’impatto potenziale dell’acquisizione all’interno del mercato all’ingrosso dei servizi di accesso alla banda larga in Italia. Non avendo KKR la possibilità di limitare l’accesso alle infrastrutture, la cessione non toccherebbe significativamente il livello di concorrenza. Il numero di reti disponibili per ogni prodotto all’ingrosso rimarrà invariato. E di conseguenza il potere di mercato di Netco non potrà superare quello attualmente detenuto da Fibercop o Tim.
Nessun problema per la concorrenza
Il punto della concorrenza è quello principale sul quale la Commissione europea decide se dare via libera a un’operazione o meno. E ciò che è stato evidenziato in maniera molto chiara e che nulla cambierà sul territorio italiano dal punto di vista della rete. Dato che Fastweb comunque rimarrà altamente concorrenziale sia su Netco che su Open Fiber. Senza contare che l’Antitrust europeo si aspetta concorrenza anche tra queste ultime due.
“Accogliamo con grande soddisfazione il via libera senza condizioni della Commissione europea sull’acquisizione di Netco da parte di KKR“, spiega Giorgietti. E’ stata “sbrogliata la storica matassa”. Parole abbastanza comprensibili se si pensa a come si è evoluta nei mesi questa operazione, soprattutto per quel che riguarda l’opposizione di Vivendi.
Sarà interessante ora vedere se il dibattimento in tribunale a Milano possa in qualche modo inficiare l’operazione. O se questa possa andare avanti senza problemi. Di certo, con molta probabilità, l’unica criticità che potrebbe verificarsi è quella di un dilungarsi dei tempi. L’unico via libera che, mancando, avrebbe potuto davvero bloccare l’operazione è infatti è arrivato.