Il gruppo Volkswagen è pronto a chiudere delle fabbriche In Germania? Si tratterebbe di due stabilimenti sul territorio tedesco. Ma non solo.
Situazione Volkswagen abbastanza critica
La situazione è tragica. Tra le tante cose non dobbiamo dimenticare che dallo scorso anno la Germania sta combattendo con uno stato di recessione che sta mettendo a dura prova l’economia. Volkswagen, per rimanere produttiva, deve abbassare i costi e tra le misure di risparmio annunciate vi è anche quello del ritocco degli accordi sui posti di lavoro da tutelare firmati fino al 2029.
La chiusura di due stabilimenti da parte della Volkswagen rappresenterebbe davvero la dimostrazione di come la produzione industriale stia soffrendo. Ricordiamo che il gruppo aveva già eseguito dei tagli, sebbene questi abbiano colpito solo gli interinali con un mancato rinnovo contrattuale. Nel 2023 era stato presentato un piano di risparmio pari a 10 miliardi di euro, entro il 2026, che prevedeva il taglio dei premi ai dirigenti, compreso l’amministratore delegato Oliver Blume.
Evidentemente ciò che era stato pianificato non deve essere stato considerato sufficiente. Il problema costa nel fatto che sia il governatore Stephen Weil che rappresentanti del lavoro, che insieme alla Land bassa Sassonia rappresentano la maggioranza nel collegio sindacale, escludono totalmente la suddetta possibilità.
La chiusura delle fabbriche per loro non è un’alternativa plausibile. Sebbene proprio per via della nuova pianificazione degli investimenti del gruppo Volkswagen di novembre potrebbero palesarsi i nomi di quegli stabilimenti che, nonostante tutto, potrebbero essere chiusi.
Obiettivi complessi da perseguire
Volkswagen è intenzionata a portare gli utili del gruppo al 6,5%. Finora è riuscita solo a raggiungere il 2,3%, a causa dei costi elevati che si trova ad affrontare. Anche Stellantis e Peugeot si trovano in condizioni migliori da questo punto di vista. La fabbrica tedesca, nonostante i 16,6 miliardi di utili in termini assoluti, necessita quindi di affrontare una crisi che potrebbe affondarla.
Purtroppo la crescita generale in Europa è più bassa rispetto alle previsioni. E nel mercato automotive la concorrenza cinese, soprattutto per le auto elettriche, si fa sentire. Se non si riesce a rimanere al passo il rischio è quello di incontrare criticità come quelle vissute da Volkswagen. Nonostante le sue vendite, per quanto più basse, possano essere considerate abbastanza soddisfacenti.
Una delle ipotesi riguardante i risparmi è legata a scivoli e programmi di prepensionamento. Ma non tutti sono convinti che questa soluzione possa effettivamente funzionare. Starà quindi al gruppo comprendere quale sia la strada migliore da seguire. Cercando allo stesso tempo di non danneggiare eccessivamente il comparto anche dal punto di vista occupazionale.