In materia di risparmi gli italiani, sicuramente quelli più giovani, hanno deciso di affidarsi ai consigli che arrivano da Instagram e Tik Tok. E senza dubbio si tratta di una scelta tutt’altro che saggia.
Gestione dei risparmi non adeguata
A meno che non si seguano account di istituti o professionisti di comprovata esperienza. La percentuale di chi cerca ispirazione per gestire i propri risparmi su Instagram e Tik Tok è pari al 36% in Italia. E si tratta di un dato preoccupante, soprattutto se si pensa prima di tutto all’alfabetizzazione finanziaria del target. E in seconda istanza all’età, compresa tra i 18 e i 29 anni.
Parliamo infatti di una generazione di italiani che pur non essendo preparato in materia finanziaria decide di investire in giovane età affidandosi, quasi sempre, a persone che non hanno la giusta preparazione. Sono dati questi che arrivano da un’indagine condotta dalla piattaforma di consulenza finanziaria indipendente Plannix.
La quale ha sottolineato come questa tendenza sia più o meno tipica a livello globale. E come, ancora una volta, i social media vengono utilizzati per scopi diversi da quelli dell’intrattenimento. Ed è un problema che questo strumento sia diventato la fonte principale di informazione in merito agli investimenti finanziari.
Questa mancanza di preparazione infatti potrebbe portare investitori neofiti, soprattutto, a perdere i propri risparmi cercando un guadagno assolutamente non garantito. E questo avviene specialmente per prodotti come le criptovalute, gli EFT e fondi comuni.
Maggiore rischio di cadere in truffe
Ciò che è più di tendenza al momento ma, allo stesso tempo, potenzialmente sottoposto a un maggiore rischio di truffa. I risparmi che si riescono ad accumulare, a prescindere dalla loro entità, dovrebbero essere gestiti in modo tale che, se non possono fruttare, perlomeno possano essere salvati.
Secondo gli esperti della piattaforma gli italiani giovani, che vogliono investire, vogliono farlo in modo autonomo e con semplicità. Ragione per la quale cercano delle piattaforme di trading che siano molto facili da usare e che non costino molto.
Non vi sarebbe problema se venissero scelti portali autorizzati e non si seguissero i consigli di influencer finanziari che, spesso e volentieri, fino a poco tempo prima facevano tutt’altro. L’addizione delle due “ignoranze” non può portare a risultati di investimento adeguati.
Soprattutto perché sembra essere la fomo o Fear of missing out a spingere i giovanissimi verso una politica di investimento dei risparmi deleteria per questi. Sarebbe meglio seguire i consigli di persone che professionalmente fanno questo lavoro. E che possono aiutare a garantire una migliore gestione del rischio.