Volkswagen chiude 3 fabbriche in Germania?

Volkswagen è intenzionata a chiudere tre fabbriche in Germania. Ciò che si temeva sta effettivamente accadendo. Con il rischio che migliaia di operai possano rimanere a casa da un momento all’altro.

Grande crisi in casa Volkswagen

In Germania si sta creando la tempesta perfetta a causa della recessione in atto e delle difficoltà che il settore automotive sta incontrando praticamente in tutto il mondo. Non dobbiamo infatti dimenticare che sta crescendo in modo rilevante la competizione con i produttori asiatici. Soprattutto per quel che concerne le auto elettriche.

Cosa significa questo? Che marchi come Volkswagen, per poter rimediare alle perdite archiviate, hanno bisogno di limitare i costi operativi. E come da sempre accade questo, spesso e volentieri, significa agire sul personale. Senza contare poi che si tratta di un momento molto critico in generale per la Volkswagen. La riprova? È stata costretta a bloccare il programma di sicurezza attivo dal 1994 che avrebbe garantito stabilità occupazionale fino al 2029.

Tra gli stabilimenti che rischiano di chiudere vi è anche quello di Brunswick, il più antico del marchio. Che da solo conta 7400 dipendenti. In particolare questo, se non dovesse chiudere, potrebbe essere sottoposto a una ristrutturazione notevole che lascerebbe comunque a casa un numero davvero rilevante di lavoratori.

A rischio anche sedi storiche

A rischio vi sarebbe anche la fabbrica Volkswagen di Emden, aperta dal 1964 e specializzata nella produzione di modelli icone del brand come la Passat. Anche qui a essere coinvolti sarebbero circa 8000 lavoratori. Infine anche l’impianto di Hannover, famoso per la costruzione dei veicoli commerciali e dei Bulli potrebbe 3 essere coinvolto perlomeno da tagli. In questo caso parliamo di 14.000 dipendenti totali.

Inutile dire che questi pochi numeri già raccontano di una tragedia annunciata, in caso di chiusure o ristrutturazioni. E parliamo solo di alcuni degli stabilimenti più importanti della Volkswagen. Se pensiamo alla sede centrale di Wolfburg dove sono al lavoro circa 70.000 persone la situazione appare potenzialmente ancora più grave.

Il problema è che Volkswagen sarà comunque chiamata a eseguire dei tagli, dato il momento di crisi del settore automotive. Certo, ci sarà bisogno di dar vita a un piano industriale che sappia gestire al meglio le eventuali criticità rimaste. Ma è comunque certo che la situazione sia e sarà tutt’altro che rosea.

E questo significa per Volkswagen cercare di fare di tutto per potere rimanere a galla e sistemare ciò che non va. Soprattutto perché sarà decisamente difficile che il governo tedesco possa essere in grado di mettere in campo maggiori aiuti rispetto a quelli già elargiti.

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