Il Mef ha deciso di cedere il 15% di Mps. Ha infatti dato il via alla procedura accelerata di raccolta ordine per la cessione del capitale per una cifra pari a 1,1 miliardi.
Mps e la cessione del capitale
Il ministero ha sottolineato come questa cifra includa anche un premio del 5% rispetto al prezzo di chiusura del titolo in Borsa il 13 novembre 2024, pari a 5,52 euro. Dato importante di questa notizia, oltre alla cessione stessa è il fatto che il nuovo socio di rilevanza in Mps è Banco BPM.
L’istituto bancario ha annunciato di aver acquistato il 5% delle azioni a margine di un cda straordinario. Ha però anche sottolineato di non aver intenzione di superare la soglia del 10% complessivo, volendo continuare con la sua strategia di stand alone. Una quota di Mps, pari al 3%, è stata anche acquistata da Anima, la società di gestione del risparmio su cui Banco BPM ha lanciato un’opa recentemente.
Banco BPM ha evidenziato ancora, attraverso una nota, che prevede un rendimento annuo del 14% da questo investimento, sotto forma di dividendi. Al quale bisogna aggiungere un impatto positivo sull’utile operazione di circa il 2,5%.
L’operazione di cessione del 15% di Mps verrà regolata ufficialmente il 15 novembre del 2024 dal Mef. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti non ha mancato di esprimere la sua soddisfazione per aver concluso un’operazione così rilevante. La quale rafforzerà “l’azionariato di un player importante nel mercato del credito in modo serio e riservato come da sempre dichiarato in questi due anni di governo”.
Una realtà in deciso miglioramento
Di certo in questi ultimi tempi Monte dei Paschi di Siena ha dimostrato di poter camminare adeguatamente sulle proprie gambe. Migliorando nettamente diverse sue posizioni. Era quindi comprensibile e auspicabile, che il Governo cedesse parte della sua quota nella banca toscana.
Il fatto che Banco BPM e Anima abbiano voluto investire su Mps è di certo di buon auspicio. Non dobbiamo infatti dimenticare che Mps è il primo distributore di prodotti del gruppo Anima dopo Banco Bpm. E questa acquisizione mette tutti e tre gli interlocutori su una linea strategica molto importante. Soprattutto perché potenzialmente in grado di far crescere adeguatamente non solo Anima e le sue controllate ma lo stesso Banco BPM ed Mps.
Ora non resta che vedere come si concluderà la cessione del capitale rimanente. Tenendo comunque da conto che è stata una controllata sempre di BPM ad avere in questo caso il compito di Global coordinator e bookrunner, ovvero banca Akros. La quale ha lavorato per promuovere il collocamento delle azioni presso investitori di tipo qualificato nel nostro paese e istituzionali all’estero.