Benzina e gasolio? La situazione prezzi in Italia è una delle peggiori. A causa del rialzo delle accise, soprattutto. E di un sistema di tassazione che nella Penisola picchia davvero duro.
Prezzi benzina italiani tra i più alti in Europa
Sono diversi gli elementi che portano a lanciare l’allarme sul caro benzina questo gennaio. È stato sottolineato come il prezzo della benzina in Italia è di media di 11 centesimi più alto che nel resto di Europa. Sembra irrilevante ma non lo è affatto. E lo stesso si può dire del gasolio.
Un’analisi del Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc) ha spiegato come per fare rifornimento di carburante gli italiani spendano annualmente 4,18 miliardi di euro in più rispetto agli altri Stati in Europa. Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, ha spiegato che si tratta di una colpa da addurre principalmente a Iva e accise troppo alte.
Nell’ultima settimana si è arrivati a una media di prezzo di 1,823 euro al litro. Un record che porta l’Italia al quarto posto nella classifica europea dei Paesi con la benzina più costosa. Peggio dell’Italia solo Grecia, Olanda e Danimarca, con quest’ultima che supera i 2 euro a litro.
La media europea è pari a 1,707 euro al litro. Questo significa 11, 6 centesimi in più per gli italiani che diventano 6 euro per un pieno. Per quel che riguarda il gasolio il prezzo medio è di 1,726 euro al litro e quindi 8,6 centesimi in più rispetto alla media europea.
Ridurre accise e rivedere sistema
In tal senso l’Italia conquista il sesto posto in una “ideale” classifica europea. È importante comprendere che eliminando accise e gabelle varie, il prezzo italiano della benzina e del gasolio sarebbe decisamente più basso. Una condizione, quella apportata dalle tasse, che mette a dura prova le tasche degli italiani.
Come ricorda il presidente di Assoutenti, “nonostante le promesse dei governi, il nodo della tassazione non è mai stato affrontato“. Sarebbe necessario quindi non solo un intervento di riduzione promesso ma ampiamente disatteso, ma anche un approccio differente a livello europeo.
Potrebbe portare qualche cambiamento l’introduzione di un sistema unico di tassazione sui carburanti, identico in tutti i Paesi dell’Unione europea? Secondo l’associazione ridurrebbe le disuguaglianze, evitando tra le altre cose anche eventuali speculazioni alla pompa. Senza contare che potrebbe addirittura contenere l’inflazione. Come? Basta pensare che la maggior parte dei trasporti avviene su strada, con uso di carburanti e con meno spese per quei paesi che sono meno tassati.
Di certo le accise rialzate a inizio anno non aiutano assolutamente a tenere a freno il caro benzina.