Suzuki Maruti ha chiuso il quarto trimestre fiscale dell’esercizio (quello conclusosi il 31 marzo 2012) con risultati superiori alle stime degli analisti. A beneficiare i conti del terzo produttore di auto d’Asia sono state le vendite sul mercato internazionale, che hanno condotto il fatturato su soglie record.
Più nel dettaglio, gli introiti netti di Sukuzi Motor sono calate di 3 punti percentuali a 6,4 miliardi di rupie (circa 122 milioni di dollari) contro i precedenti 6,6 miliardi di rupie conseguite nello stesso periodo dell’anno precedente, e contro il consensus degli analisti pari a 5,56 miliardi di rupie. Complessivamente, sommando i risultati della divisione indiana del gruppo con il resto delle strutture, le vendite sono balzate alla cifra record di 17 punti percentuali a 114,9 miliardi di rupie, con previsioni di ulteriore incremento per 12 punti percentuali nel corso dell’esercizio iniziato il 1 aprile 2012, e in termine il 31 marzo 2013.
Il merito di questo incremento del fatturato è attribuibile all’ampliamento della gamma d’offerta da parte della società, con il chief executive officer Shinzo Nakanishi che ha voluto fortemente accellerare i tempi sull’introduzione di nuovi modelli, con ampliamento della capacità produttiva di motori diesel, carburante più economico della benzina sul mercato indiano.
► CONSUMI PETROLIFERI IN DECISO CALO A MARZO
L’interesse della compagnia è inoltre esteso anche in altri settori, con particolare impegno anche nei confronti dei van, tra i quali è stato lanciato l’Ertiga, poche settimane fa, con il quale Suzuki Maruti desidera poter ampliare il margine rispetto ad altri prodotti già da tempo sul mercato.
Per quanto concerne i soli risultati della Maruti, produttore indiano posseduto per il 54% dalla Suzuki, le vendite sono ammontate a quota 360.334 veicoli durante il trimestre, con vendite record nel mese di marzo. I costi delle materie prime sono cresciuti di 18 punti percentuali a 88,7 miliardi di rupie.