Come era ampiamente prevedibile, il primo trimestre 2012 di General Motors si è chiuso con un utile netto in forte calo, passando dai precedenti 3,2 miliardi di dollari all’attuale miliardo. Un risultato che è stato ad ogni modo migliore della maggior parte delle attese degli analisti, che stimavano una contrazione per fino più grave da parte dell’ultima voce del conto economico di periodo. Il fatturato è invece cresciuto di 4 punti percentuali a 37,8 miliardi di dollari.
La società americana delle quattro ruote ha altresì voluto precisare che l’utile netto di un miliardo di dollari è equivalente a un utile per azione depurato di 0,60 dollari, includenti perdite nette legate a svalutazioni necessarie, che hanno portato il risultato in contrazione di 0,6 miliardi di dollari. L’Ebit è invece risultato migliorato a 2,2 miliardi di dollari, contro i 2 miliardi dell’anno precedente.
Sul fronte dei flussi di cassa e della liquidità, General Motors segnala un cash flow della divisione auto in positivo per 0,3 miliardi di dollari e il cash flow operativo pari a 3,2 miliardi. La liquidità della divisione auto è stat apari a 37,3 miliardi di dollari.
Lievemente soddisfatto Dan Akerson, presidente e amministratore delegato della società, che ha affermato come “la ripresa dell’economia Usa, la domanda record di vetture GM in Cina e la crescita a livello globale del brand Chevrolet abbiano sostenuto i solidi risultati del gruppo (…) I nuovi prodotti cominciano a fare la differenza in Sudamerica, ma in Europa continuano i lavori in corso. Proseguiremo il lavoro sia sul fronte dei ricavi sia su quello dei costi per riportare GM a livelli concorrenziali di redditività”.
► VENDITE CINESI DI GM IN CRESCITA
La società prevede un secondo e un terzo trimestre in linea con i primi tre mesi dell’esercizio. “Stiamo eliminando le complessità per ridurre i costi” – ha chiuso il direttore finanziario Dan Ammann.