Dal Movimento Consumatori è giunta una indicazione piuttosto precisa nei confronti del governo: secondo il presidente dell’associazione, Lorenzo Miozzi, si stanno pagando ora le gravi conseguenze per i ritardi che si sono verificati nei versamenti per piccole e grandi transazioni finanziarie, quindi non ci si deve stupire più di tanto se la liquidità attuale è in una situazione critica e deve essere ritenuta una delle responsabili principali della crisi. Lo stesso Miozzi ha quindi invitato l’esecutivo Monti a provvedere finalmente allo sblocco dei crediti in questione, in modo da fornire un contributo più che adeguato per quel che riguarda il rilancio dell’economia italiana. Quali sono stati gli altri riferimenti importanti di questo discorso?
Anzitutto, c’è da sottolineare come i debiti che lo Stato stesso, insieme agli enti locali e alle aziende sanitarie vantano nei confronti delle imprese siano pari a ben settanta miliardi di euro; per questo motivo, se si avesse un finanziamento di questo debito da parte di chi deve saldarlo si potrebbe cominciare a far circolare di nuovo l’economia monetaria. In aggiunta, quest’ultimo effetto provocherebbe anche un circolo virtuoso, la spinta necessaria per l’intero sistema economico del nostro paese. Insomma, l’obiettivo è quello di modificare in maniera profonda una tendenza che non ha mai convinto del tutto.
In effetti, le aziende hanno un disperato bisogno di liquidità e questi sodi a cui si sta facendo riferimento sono loro dovuti; anche la pubblica amministrazione fa la sua parte, contribuendo quindi alla sopravvivenza di molte figure professionali. Tra l’altro, come ha spiegato il numero uno di Mc, gli istituti di credito avrebbero così la garanzia di ottenere quanto richiesto, prima di tutto dalle imprese (per un periodo di un anno) e poi dallo Stato, il quale può saldare le somme anche con Buoni Ordinari del Tesoro (Bot). L’economia fondata sul debito, infine, non ha più senso di esistere.