L’Adoc (Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori) ha certificato, ancora una volta se non ce ne fosse bisogno, il boom dei compro-oro: il biondo metallo è considerato, oggi più che mai, il bene rifugio per eccellenza, di conseguenza la vendita è uno dei rimedi più utili per sostenere i portafogli degli italiani. L’ultimo anno, in particolare, è stato caratterizzato da un incremento pari a quindici punti percentuali, un dato che si riferisce alla sola città di Roma (quest’ultima vanta ben 250 negozi per la precisione). In aggiunta, bisogna anche ricordare come siano aumentati persino i consumatori che si affidano a tali esercizi commerciali (+20%). Nel complesso, poi, i negozi di compro-oro presenti nel nostro paesi sono più di cinquemila.
Quali sono le ragioni alla base del fenomeno in questione? La crisi economica che sta attanagliando tutto il mondo è una di queste, così come anche l’incremento del prezzo dell’oro. In quest’ultimo caso, è stato registrato un rialzo di ben 160 punti percentuali, come testimoniato dalle performance degli strumenti derivati, in primis i contratti futures. Il tipico soggetto che si affida ai compro-oro non è ben identificabile, visto che si tratta sia di pensionati che di lavoratori, senza alcuna distinzione per quel che concerne l’età.
Tra l’altro, ogni singola attività è in grado di dar vita a un flusso di ben 350mila euro ogni anno, il che vuol dire che l’intero territorio nazionale genera ben due miliardi di euro, una cifra davvero impressionante. Non mancano, però, i casi poco piacevoli, in primis le truffe. La poca trasparenza in fatto di pubblicità e informazioni, oltre al mancato rispetto dei reali valori di mercato del bene. I consigli dell’Adoc per evitare tutto questo consistono soprattutto nell’aggiornarsi ogni giorno sui prezzi, nel diffidare di chi non richiede i documenti per la compravendita e nell’attenzione da prestare alla purezza.