Il secondo semestre dello scorso anno, vale a dire il periodo di tempo compreso tra i mesi di luglio e dicembre del 2011, è stato caratterizzato da un andamento piuttosto stabile per quel che concerne il rendimento immobiliare delle città più importanti del nostro paese: la conferma in questione la si è avuta grazie all’analisi approfondita condotta dall’Ufficio Studi di Tecnocasa. Entrando maggiormente nel dettaglio, la stabilità rispetto agli anni precedenti è stata molto evidente, con un rendimento lordo che ogni anno è stato molto vicino ai 3,9 punti percentuali. Il celebre gruppo immobiliare ha preso in esame le quotazioni delle abitazioni, ma anche dei canoni di locazione: il primo anno di interesse in tal senso è il 2002, esattamente dieci anni fa, mentre quello finale il 2011.
Le città coinvolte sono quelle definite come “grandi” in relazione all’Italia, vale a dire Roma, Milano, Napoli, Torino, Firenze, ma anche Bologna e Genova. In pratica, si ottiene una particolare curva dei prezzi, la quale non è altro che la rappresentazione grafica delle modifiche subite dai prezzi degli immobili quando si ha a che fare con il cosiddetto “medio usato”. In aggiunta, le performance sono state ottenute prendendo spunto dai dati sui bilocali.
La stabilizzazione non è stata ovviamente uniforme in tutte le parti d’Italia: in particolare, nelle zone centrali si è registrato un 3,7% lordo l’anno, mentre si sale al 3,8% per quel che riguarda le zone semicentrali (3,8%) e quelle periferiche (addirittura quattro punti percentuali). Se poi si approfondisce l’aspetto geografico dell’argomento, ci si accorge che il rendimento annuo più alto è stato senza dubbio quello di Verona (4,8%) e di Palermo (4,7%), diversamente da Milano (3,5%) e da Torino (3,4%), le due città che vantano le percentuali più basse in assoluto di tale indagine. Per il resto, i dati sono compresi tra il 3,6 e il 3,8%, senza altri picchi di rilievo.