Non sono certo pochi i datori di lavoro domestico che vengono considerati “silenti”: l’aggettivo si addice a coloro che hanno assunto con un rapporto di lavoro ben preciso le colf o le badanti entro il 2009, ma che poi, di punto in bianco, hanno interrotto la contribuzione e non hanno nemmeno provveduto a comunicare questa cessazione dell’attività. Ebbene, l’Inps (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) ha deciso di inviare degli appositi avvisi bonari nei confronti dei soggetti in questione, una richiesta espressa di regolarizzare la situazione e la contribuzione. Tutto questo è stato reso noto dall’ente previdenziale in uno dei suoi ultimi messaggi. Ma non è soltanto ora che si sta cominciando a svegliarsi, dato che l’intervento mirato nella direzione dei silenti è stato avviato un anno fa: non è un caso che nel corso del 2011 il messaggio numero 21381 aveva messo in luce come vi fossero numero lettere da inviare ai datori.
In particolare, si è deciso di prendere in considerazione i casi di coloro che avevano avviato il rapporto di lavoro domestico entro la data del 31 dicembre del 2009, con due categorie ben precise a distinguere gli scenari: si tratta, nello specifico, dei datori che hanno pagato tutti i contributi fino all’ultimo periodo che è stato coperto e quei datori che invece hanno omesso i versamenti prima dell’ultima copertura.
I soggetti coinvolti avranno ora l’obbligo di sanare le situazioni. In effetti, a loro viene richiesto di comunicare la cessazione dei rapporti, di inviare la ricevuta della comunicazione magari non registrata al contact center e, infine, comunicare anche che il pagamento è avvenuto in merito ai trimestri che risultano scoperti. Questi avvisi bonari non sono altro che delle note ufficiali che certificano l’irregolarità contributiva dei datori di lavoro: l’invio in questione dovrebbe avvenire non prima della fine di questo mese di giugno, dopo un’apposita proroga dell’Inps.