Fiat SpA aumenterà la sua quota in Chrysler Group LLC al 61,8 per cento, facendo un passo avanti verso una fusione completa con la casa automobilistica americana. Il più grande produttore italiano eserciterà una opzione nelle prossime settimane per comprare un ulteriore 3,3 per cento dal fondo fiduciario VEBA (Voluntary Employee Beneficiary Association), gestito dal sindacato Uaw (United Auto Workers) che gestisce le prestazioni sanitarie per i pensionati Chrysler. Il costo dell’operazione sarà inferiore ai 200 milioni di euro ($ 252 milioni).Marchionne, che prevede di combinare i due costruttori per aumentare le vendite a oltre 100 miliardi di euro entro il 2014, fa affidamento sul profitto della casa automobilistica americana, mentre Fiat fatica a spezzare il trend negativo in Europa, dove continua a registrare pesanti perdite. Senza Chrysler, la società italiana avrebbe registrato un primo trimestre in perdita netta.
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“Fiat ha intenzione di arrivare al 100 per cento della Chrysler, anche se i colloqui con VEBA non sono ad uno stadio avanzato”, ha detto Emanuele Vizzini, Chief Investment Officer di Investitori Sgr a Milano. “Il Nord America, con il Brasile, è cruciale per Fiat in quanto l’Europa è preoccupante”.
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Fiat non prevede di completare l’acquisizione di Chrysler quest’anno e la casa automobilistica non è attualmente in trattative con VEBA per l’acquisto della restante quota del 38,2 per cento, ha reso noto Marchionne nel corso di una intervista. “E ‘nell’interesse di VEBA negoziare con noi”, aveva detto Sergio Marchionne il 14 giugno a Madrid. “Non ci sarà nessuna notizia spettacolare nella seconda metà” per l’acquisto di Chrysler in quanto “è importante ora osservare cosa accadrà in Europa“.
La casa automobilistica di Torino potrebbe esercitare l’intera opzione sulla quota Veba, sborsando una somam di denaro che attualmente ha superato i 5 miliardi di dollari, ovvero circa 4 miliardi di euro, con un 9 per cento di interesse annuo calcolato a partire da gennaio 2010. “Si tratta di una somma eccessiva per me”, ha detto Marchionne il mese scorso.
Fiat vorrebbe acquistare l’intera quota detenuta da VEBA più rapidamente e di arrivare prima o poi al 100% di Chrysler. Sergio Marchionne ha più volte indicato tale obiettivo, spettandosi un indebolimento di VEBA in modo da ottenere un accordo migliore. Per ora l’ipotesi di una quotazione di Chrysler in Borsa sembra da escludere, anche se a partire dal 1° gennaio 2013 il VEBA potrà esercitare il diritto di chiedere la registrazione dei titoli in vista di una IPO.
Fiat ha ritardato l’introduzione di nuovi modelli in Europa, e sta tagliando gli investimenti nella regione per 500 milioni di euro quest’anno, perché Marchionne non si aspetta un recupero nella seconda metà. Nel primo trimestre le perdite d’esercizio del gruppo del Lingotto nella regione sono quasi raddoppiate, portandosi a 207 milioni di euro.