Banca Generali ha ben ragione di gongolare: per l’istituto di credito triestino (specializzato soprattutto in polizze assicurative), infatti, i primi sei mesi del 2012 sono stati caratterizzati da risultati davvero interessanti, soprattutto se si tiene conto del difficile momento economico che si sta vivendo. La raccolta netta del gruppo è stata pari a 1,044 miliardi di euro, vale a dire la quasi totalità di quella che è stata totalizzata nel corso del 2011, ma anche un progresso di ben ottanta punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Si tratta, a conti fatti, del miglior risultato in assoluto da questo punto di vista da cinque anni a questa parte, un traguardo che va sottolineato ancora di più se si pensa che gli afflussi del mese di giugno sono calati di ben ottanta milioni di euro nel giro di soli trenta giorni. Il merito di questi risultati è da attribuire sia alle risorse della rete (circa 113 milioni di euro a giugno, 684 milioni da inizio anno), sia alla rete private (26 milioni mensili e 360 semestrali). Tra l’altro, questa raccolta è stata giudicata come positiva e incoraggiante per quel che concerne il volume complessivo e il mix che è stato creato.
Il contributo messo a disposizione, poi, dai fondi comuni e dalla raccolta del settore assicurativo è stato di tutta evidenza. Ma vi sono anche altri dati che hanno esaltato la banca friulana. In effetti, il deposito dei titoli è cresciuto grazie ai nuovi clienti che si sono affidati all’istituto, con novantasei milioni di euro che sono “entrati” nel solo mese di giugno (234 milioni il totale del primo semestre del 2012). Secondo quanto riferito da Piermario Motta, ad di Banca Generali, queste stime non possono che essere accolte con soddisfazione, la testimonianza chiara che anche con dei contesti molto complicati come quello attuale si possono raggiungere degli obiettivi ambiziosi e impensabili.